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Consultazione articoli salutistici in linea
Aumento dei rifiuti plastici con la pandemia

Le misure di contenimento e distanziamento per evitare la diffusione del virus SARS-CoV-2 e delle sue varianti oltre al timore di molte persone del contagio hanno spesso spinto ad affidarsi al commercio elettronico con conseguente aumento di rifiuti non riciclabili costituiti prevalentemente da plastica che poi finisce con gli altri residui plastici un po' dappertutto (strade, fiumi, foreste, spiagge e poi nella catena alimentare). In genere l'impacchettamento plastico fornisce al consumatore un'impressione di igiene ed anche se è consapevole dell'inquinamento ambientale che si produce in questo modo preferisce lo stesso procedere all'acquisto temendo carenze di sanificazione dei prodotti sfusi. Secondo un'analisi di organizzazioni internazionali del 2018 metà della plastica è prodotta in Asia e circa il quaranta percento di tutta la plastica consumata in quest'area.
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