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   Ancora maltempo in Italia con danni e disagi

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose e a volte grandinate ha interessato ancora alcune regione d'Italia a poca distanza di tempo dell'ultimo fenomeno estremo che aveva interessato la penisola, si parla di richiesta di stato di emergenza per le regioni Piemonte e Liguria con strade a volte inagibili, poi in Lombardia particolarmente colpita la provincia di Como con ad esempio decine di sfollati a Brevio per una frana. Danni in Veneto con allagamenti e attività inondate, poi in Piemonte delle grandinate hanno danneggiato i vigneti ed è stato trovato il corpo delle turista dispersa precedentemente trascinata dalla piena di un torrente in un campeggio mentre cercava di salvare il suo cane. Nell'isola d'Ischia alcune scuole sono ancora chiuse a causa del recente violento nubifragio e nella regione Campania non sono mancati casi di paesi inondati dopo ore di intense precipitazioni piovose.

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   Un forte tifone sferza Filippine e Taiwan

Dopo aver causato tre vittime, cinque dispersi e costretto ad evacuare diciassettemilacinquecento persone in aree a nord delle Filippine (province di Basco e Batanes interessate d inondazioni e frane), il potente tifone chiamato "Ragasa" ha causato quattordici vittime a Taiwan; si parla di un'esondazione da una barriera di un lago nella contea di Hualien, quindi torrenti d'acqua e fango hanno fatto crollare un ponte e poi inondato le strade di Guangfu trasportando auto e grossi oggetti. Interessate recentemente nel suo percorso Hong Kong con tredici feriti e danni ed il sud della Cina dove oltre un milione di persone sono state evacuate nel Guangdong. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia che un forte nubifragio accompagnato da molti fulmini ha inondato le strade di Ischia, Capri e Procida, le famose isole turistiche della Campania causando disagi oltre alla chiusura di scuole, poi i torrenti d'acqua rendono difficili gli spostamenti a volte anche con auto sommerse.

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   Maltempo con inondazioni in alcune regioni in Italia

Una perturbazione caratterizzata da forti precipitazioni piovose e nubifragi ha interessato alcune regioni in Italia, si parla di una donna dispersa con il cane in provincia di Alessandria in Piemonte trascinata dall'esondazione di un torrente affluente del fiume Bormida; poi inondazioni in Lombardia con interi quartieri di Milano allagati dopo il rapido riempimento delle casse di espansione, particolarmente colpita dalle inondazioni la cittadina di Meda dove non si possono nemmeno utilizzare le pompe idrovore per la mancanza di energia elettrica. In Liguria alcune aree sono state interessate da forti piogge con conseguenti allagamenti, poi in Toscana c'è stata una tromba d'aria in Versilia. Un fronte di aria fredda proveniente dal nord d'Europa ha incontrato l'aria molto più calda con temperature più calde della media delle regioni settentrionali e il mar Mediterraneo caldo hanno favorito il fenomeno meteorologico di tipo estremo.

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   Rischio Mediterraneo invaso da pesci tossici

E' possibile tracciare le specie marine attraverso dei modelli computazionali accurati che prevedono il rischio ad esempio che due specie in particolare una altamente tossica argentea ed il vorace pesce leone possano determinare una preoccupante invasione biologica in aree del Mediterraneo, almeno secondo uno studio sviluppato con una collaborazione di ricercatori in Grecia, Danimarca e Turchia che sottolinea come questo metodo non sia limitato ad una scala locale e quindi applicato all'intero Mediterraneo e dimostrare la realtà dei cambiamenti climatici. Si tratta di una minaccia che sta diventando sempre più immediata e collegabile con le temperature e la salinità del mare, due fattori critici che monitorati come una sorta di radar figurato possono predire dove le specie invasive appariranno. Da segnalare che recentemente alcuni lamentavano ondate di calore marine sempre più frequenti e con durate inusuali nel Mediterraneo.

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   Protezione della biodiversità marina in alto mare

Dopo l'adesione di Marocco e Sierra Leone è stato possibile raggiungere la soglia di sessanta ratificazioni ad un trattato che prevede la protezione della biodiversità marina in alto mare e dovrebbe diventare legge nel 2026, secondo gli ambientalisti raggiungere questi obiettivi di protezione di aree di biodiversità nei mari di tutto il mondo andando oltre la zona esclusiva di sfruttamento economico prevista dai vari paesi è cruciale per la salvaguardia degli ecosistemi marini. Si stima che metà dell'ossigeno del globo sia prodotto dagli oceani e quindi indispensabile per fronteggiare i cambiamenti climatici grazie ad un ecosistema costituito da piante acquatiche e creature marine minacciate da inquinamento, sfruttamento intensivo della pesca e delle risorse minerarie nei fondali.

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   Nuove stime sulle recenti vittime di caldo in Europa

Le alte temperature durante l'estate con una serie di ondate di calore dall'Italia a Germania e Francia, con temperature che hanno superato i quarantasei gradi Celsius in Spagna e Portogallo, potrebbero aver causato sedicimilacinquecento vittime in Europa; poi i ricercatori che hanno puntato l'attenzione su oltre ottocentocinquanta aree urbane hanno monitorato temperature 3,6 gradi più alte dal giugno ad agosto a causa dei cambiamenti climatici, ma questo rappresenta solo un terzo della popolazione e quindi il bilancio delle vittime è sicuramente più alto. Con il caldo il cuore fatica a pompare il sangue e gli anziani sudano meno con minori capacità di regolazione della temperatura; poi altri studi stimano nel complesso oltre sessantamila vittime nel 2022 e quarantasettemila nel 2023, sottolineando come l'Europa sia diventata un esempio degli effetti estremi dei cambiamenti climatici con conseguenze rilevanti sulle attività e specialmente quelle del settore turistico.

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   Dubbi su impatto di ritardanti rossi per gli incendi

Utilizzare i ritardanti rossi dagli aerei spargendoli sugli incendi è considerata una strategia cruciale per fronteggiare gli incendi, ma alcuni avanzano dubbi su quale sia il loto reale impatto sull'ambiente soprattutto riguardo gli ecosistemi acquatici; infatti a quanto pare la loro esatta composizione chimica non è nota anche se in pratica funzionano sottraendo ossigeno che alimenta le fiamme. Una volta sparsi con il loro liquido rosso coprono tutto con un alone rossiccio, terreno, alberi, tetti e se raggiungono torrenti e fiumi l'acqua diventa rossa; poi si pensa in genere che possano essere sicuri per le persone e per l'ambiente anche se non ci sono moltissimi studi sull'argomento, ma ad esempio ci sono restrizioni all'uso presso corsi d'acqua perché contengono ammoniaca e fosfati che possono essere dannosi per l'ecosistema acquatico, pesci ed anfibi ne risentono e le alghe possono proliferare.

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   Vaccinazioni in Congo per fronteggiare focolaio Ebola

Nella provincia di Kasai nella Repubblica Democratica del Congo sono sono cominciate le vaccinazioni in lavoratori ed individui più esposti per fronteggiare un focolaio di Ebola che ha causato almeno sedici vittime, poi ci sono almeno sessantotto casi sospetti; ma le dosi sono ridotte ed i fondi ridotti e organizzazioni salutari internazionali avvertono che l'intervento è debole mentre il paese per la sedicesima volta è alle prese con il pericoloso virus. Si parla di solo quattrocento dosi somministrate, con altre dosi che saranno distribuite in seguito (duemila potranno essere trovate nel paese e quarantacinquemila saranno poi fornite da un gruppo internazionale di coordinamento), ma le operazioni sono state ostacolate dai limitati accessi e scarsi fondi disponibili. Altro problema sono i conflitti soprattutto in zone ad est del paese che ha causato danni al sistema sanitario.

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   Buco di ozono forse si ridurrà nei prossimi decenni

Potrebbe ridursi fino a scomparire nei prossimi decenni il buco dell'ozono dimostrando che l'azione internazionale almeno riguardo l'importante strato protettivo della Terra sta riuscendo a conseguire i suoi obiettivi; infatti nel 2024 il buco sull'Antartico era di minori dimensioni rispetto ad anni recenti precedenti. Nel 1975 una convenzione fu seguita dal protocollo di Montreal che permise di bandire i gas nocivi allo strato di ozono, prevalentemente presenti in elettrodomestici per la refrigerazione, aria condizionata e spray aerosol. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la foresta pluviale in Amazzonia si è ridotta di un'area delle dimensioni della Spagna in circa quarant'anni avvicinandosi forse ad un punto considerato di non ritorno, dal momento che il ciclo delle piogge è sregolato e cresce una secca savana invece di foresta.

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   Studio su emissioni di industrie petrolifere e del cemento

Gli effetti estremi di molte ondate di calore potrebbero essere direttamente collegabili alle emissioni di industrie petrolifere, carbonifere e del cemento; almeno da quanto risulta da uno studio che evidenzia come un quarto delle oltre duecento ondate di calore che si sono succedute durante questo secolo sarebbero state impossibili senza il surriscaldamento di origine antropica. Si stima che lo sfruttamento dei combustibili fossili effettuato da centottanta grandi inquinatori globali abbia contribuito a circa la metà dell'aumento dell'intensità delle ondate di calore a partire dai tempi preindustriali. In aree del Sud Globale come Africa e America Latina molte ondate di calore non sono registrate e sono assenti dagli archivi con cui sono stati effettuati i calcoli, quindi i risultati dello studio sono probabilmente sottostimati ed è maggiore la reale scala e le conseguenze di questi eventi.

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