Equilibrio della polis ed armonia pitagorica
Per i pitagorici l'equilibrio dei contrari era anche armonia e quindi salute del corpo e saggezza dell'anima che dovevano anche rispecchiarsi nel funzionamento ordinato della polis, con una concezione di tipo numerico-musicale che arrivava ad influenzare tutto il cosmo; infatti, ad esempio Filolao chiamava l'ottava (intervallo delle quattro corde della lira) "armonia" e lo statista Archita di Taranto (430-360 a.C.) amico di Platone cercava di applicarla ai rapporti fra gli uomini in modo da stabilire un equilibrio fra ricchi e poveri, e poi nell'amministrazione della giustizia evitando il predominio di uomini o di caste. Anche filosofi come Mersenne e soprattutto Leibniz individuarono nella musica un esercizio di aritmetica segreta e chi ci si dedicava ignorava di maneggiare dei numeri, ma per i pitagorici questo esercizio conduceva ad una migliore amministrazione pacifica della polis, secondo l'adagio di non combattere, di non rimuovere il fuoco con la spada.
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Data: 16/06/2012
n°: 1923