Nuove ipotesi sulla formazione del buco dell'ozono

Potrebbero essere le condizioni meteorologiche che variano di anno in anno ad influenzare la formazione del buco dell'ozono negli strati alti dell'atmosfera nella zona dell'Antartide oltre alle sostanze chimiche; infatti, nonostante il bando ormai in vigore da due decenni delle sostanze (come i CFC) accusate di distruggere il gas ozono in una reazione chimica alimentata dal sole il buco nell'involucro di gas ozono non si sarebbe ridotto oppure a seconda dell'anno varia e ad esempio nel 2006-11 appare molto grande e ridotto nel 2012. La nuova ipotesi sarebbe che il tempo atmosferico come la temperatura e soprattutto il vento modificano negli strati bassi della stratosfera lo strato di ozono e quindi di conseguenza varia anche negli strati più alti facendo apparire il buco di dimensioni diverse a seconda dell'annata. Fino al 2030 le condizioni meteorologiche continueranno ad essere dominanti, poi il buco potrebbe cominciare a diminuire.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    13/12/2013              n°:   2392