Salute dei mari sotto osservazione
Si moltiplicano gli studi sulla salute precaria dei mari sempre più caldi con un allarme riguardo all'acidificazione a causa del biossido di carbonio che deriva dalle attività umane che si dissolve nell'acqua; infatti, il pH medio nel 1870 era di 8.2 ed ora 8.1 che anche se può sembrare una piccola differenza numerica corrisponde ad un centocinquanta percento di acidità in più mettendo a dura prova la sopravvivenza delle specie marine che non riescono ad adattarsi a questo cambiamento considerando che si prevede un valore di pH di 7.7 per il 2100. E' necessario ridurre le emissioni il più presto possibile ed anche il sovra sfruttamento delle risorse ittiche che ha raggiunto il trenta percento se proprio non sono già collassate del tutto, mentre cinquantotto percento sono al limite. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche inondazioni e frane in varie zone dell'Asia ed in particolare in Vietnam con vittime e dispersi.
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Data: 12/10/2017
n° articolo: 3587
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