Scimmie clonate con tecnica della pecora "Dolly"
La barriera che impediva la clonazione dei primati è stata superata, almeno secondo le dichiarazioni di ricercatori cinesi che hanno scatenato delle accese discussioni; infatti, alcuni guardano con orrore questa tecnica già sperimentata nel 1996 con la pecora "Dolly" e successivamente cani, gatti, maiali, mucche ed anche embrioni umani, ma pare che per quanto riguarda i bambini sia rimasto un limite di tipo etico a queste sperimentazioni e l'intenzione sia quella (sempre discutibile) di avere a disposizione molte scimmie modificate geneticamente con l'obiettivo di cercare di migliorare le cure disponibili per Alzheimer e Parkinson. La procedura di clonazione, definita come poco efficiente, ha richiesto centoventisette uova e poi di impiantare novantasette embrioni per ottenere due feti di macachi sani; quindi nel complesso la tecnica ha una percentuale di efficacia reale molto bassa senza considerare gli effetti collaterali successivi.
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Data: 25/01/2018
n° articolo: 3674
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