Sensori ed intelligenza artificiale invasivi
Chi è già preoccupato di quanto sia invasiva l'attuale intelligenza artificiale non può immaginare cosa ci aspetta in un vicino futuro dalla combinazione dell'utilizzo di sensori vari con l'intelligenza artificiale; infatti, alcuni per fare qualche esempio avvertono che dalla dilatazione degli occhi è possibile monitorare quanto il cervello sia impegnato, dal calore che emanano le dita valutare lo stress, dai valori di biossido di carbonio emessi espirando capire lo stato di forma, le microespressioni facciali e le componenti chimiche del respiro potrebbero rivelare le sensazioni, calcolando i tempi e le pause quando si parla valutare il rischio di demenza, comprendere poi dalle onde cerebrali anche l'attenzione posta da qualcuno ad oggetti in una stanza o se focalizzata ad una persona. Se utilizzate con criterio queste innovazioni potrebbero fornire un contributo notevole a migliorare molti servizi, ma è più probabile un tipo di utilizzo non regolamentato.
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Data: 16/04/2018
n° articolo: 3742
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