Indagine sui clorofluorocarburi
Nonostante la produzione di clorofluorocarburi da quanto dichiarato dalle industrie chimiche sia ridotta a zero le rilevazioni effettuate ora avrebbero evidenziato che le emissioni sono quasi le stesse di venti anni fa, almeno per una componente chiamata CFC11 dannosa per lo strato di ozono dell'atmosfera che protegge dai raggi ultravioletti utilizzata per produrre ad esempio schiume, agenti ad azione smacchiante e gas per la refrigerazione. Si sospetta analizzando i dati provenienti da diverse centraline di rilevamento che l'origine delle emissioni, aumentata progressivamente dal 2013, sia probabilmente da identificare in zone di Cina, Mongolia e Corea forse come derivato della produzione di altre componenti chimiche (ma alcuni dicono che non si rispettano i divieti). La natura rimuove ogni anno il due percento dei CFC11 e le concentrazioni tenderebbero a diminuire se non vi fossero continue emissioni con conseguenti vari effetti negativi.
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Data: 21/05/2018
n° articolo: 3770
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