Ridurre l'inquinamento acustico sottomarino

I rumori sottomarini prodotti dalle navi ed altre attività umane stanno crescendo a ritmi allarmanti considerando ad esempio che balene ed delfini utilizzano dei click e dei fischi per comunicare con i loro piccoli, per orientarsi negli oceani, per inviare segnali di percolo e per procurarsi il nutrimento; quindi molti paesi in una conferenza hanno avanzato la richiesta di riconoscere l'invisibile ma crescente minaccia costituita dall'inquinamento acustico sottomarino,. Una balena beluga può sentire i suoni prodotti da una nave rompighiaccio ad ottantacinque chilometri di distanza causando stress e panico; infatti, i suoni sottomarini possono raggiungere grandi distanze e costituire un ostacolo alla biodiversità marina, invisibile ma potente. Sotto accusa per eccessivo inquinamento acustico le eliche e i propulsori marini, i sonar, i rumori prodotti dalle industrie in alto mare e le navi cargo.

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Nuovo record di concentrazione di CO2 nell'atmosfera

Con oltre quattrocentotrenta parti per milioni all'osservatorio di Mauna Loa alle Hawaii sarebbe stato raggiunto un nuovo record di concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera, si tratta di una valore molto alto che alimenta l'effetto serra con effetti marcati di surriscaldamento sul pianeta. All'inizio della rivoluzione industriale la concentrazione era intorno ai duecento ppm, poi c'è stata una progressione costante e dal 1960 l'incremento ogni venti anni monitorato è decisamente aumentato con una curva in un grafico che tende ad impennarsi. Bisognerebbe tagliare le emissioni globali di oltre il cinquanta percento per cercare di stabilizzare i livelli di CO2 nell'atmosfera, questo era ben noto da decenni ma in genere non è stato fatto (a parte alcuni paesi) e i ricercatori sostengono che non bisognerebbe pianificare nuovi progetti di sfruttamento di combustibili fossili.

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Artico fragile che collassa per il traffico marittimo

Le nuove rotte che si stanno aprendo per il traffico marittimo nell'Artico a causa della fusione dei ghiacci aumentano la pressione ambientale su un ecosistema molto fragile facendolo collassare rapidamente; infatti, il surriscaldamento dell'Artico è già quattro volte più veloce rispetto ad altri luoghi del pianeta e la stagione per i trasporti marittimi si sta prolungando, poi sono più convenienti le nuove rotte che consentono di tagliare il tragitto per trasportare le merci aumentando in questo modo il surriscaldamento, degradazione ambientale, perdita di biodiversità e inquinamento in un circolo vizioso decisamente poco salutare. Ad esempio la fuliggine lasciata dal cosiddetto carbone nero emesso dai motori diesel si deposita sui ghiacci artici aumentando il ritmo di fusione ed essendo scura attrae i raggi luminosi causando surriscaldamento dell'aria circostante contribuendo al cambiamento climatico.

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Sofferenza per gli alberi in Grecia a causa di un fungo

A causa di prolungate alte temperature e siccità gli alberi aggrediti da un fungo e da insetti si starebbero seccando in massa in aree montagnose della Grecia ed in anni recenti sono particolarmente colpite aree in Tzoumerka, la valle Achelous, Agrafa, Kitheronas, poi anche se in misura minore aree di Helicon, Epiro e Peloponneso. Per risolvere il problema bisogna tagliare gli alberi malati (specialmente nel periodo da autunno a primavera), ma dal momento che i cambiamenti climatici favoriscono condizioni poco salutari per gli alberi questo non può essere risolutivo e la minaccia di estinzione delle foreste non può essere scongiurata. Per alcuni tipi di alberi sotto accusa sono altre cause come le attività umane con uso di macchine scavatrici ed attrezzature per tagliare alberi e rami, poi ci sono anche fattori biotici, riduzione della biodiversità, ecosistema minacciato da incendi e desertificazione.

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Europa come protagonista nella tutela dei mari

Sfide essenziali per la tutela dei mari come inquinamento, cambiamenti climatici e pesca illegale oltre i limiti di sostenibilità sarebbero incluse in un piano europeo, da presentare in una conferenza a Nizza in Francia la prossima settimana, all'avanguardia nel settore ecologico anche perché la biodiversità è minacciata e ci sono cambiamenti preoccupanti dell'ecosistema nella coste, questo prima che inizi un congresso internazionale per preservare la salute degli Oceani. Si parla di un grande potenziale per investimenti in una economia sostenibile che significa anche garantire sicurezza, poi ad esempio fra i vari punti da pianificare ci sarebbe la creazione di riserve marine destinate a catturare e stoccare il biossido di carbonio. Il quaranta percento degli europei vive in un raggio a circa cinquanta chilometri dalle coste ed in gran parte dipendente delle risorse alimentari acquatiche che consuma.

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Una plastica che si dissolve in poco tempo nel mare

Una potenziale soluzione all'inquinamento di plastica degli oceani minacciando la vita marina arriva da ricercatori giapponesi (in un laboratorio di Wako nella prefettura di Saitama) che avrebbero dimostrato che il nuovo tipo di plastica da loro sperimentata si dissolve in un contenitore riempito con acqua salata in circa un'ora e non lascia residui, quindi non si frammenta in particelle e poi nella pericolosa microplastica. In attesa che questo nuovo tipo di plastica possa entrare in produzione sarà opportuno cercare di non disperdere plastica nell'ambiente; infatti, entra nella catena alimentare e si respira come microplastica, uno studio indicava come tende ad accumularsi in maggiore concentrazione nel cervello rispetto ad altri organi e se si fa un'analisi del sangue è possibile riscontrare la presenza di particelle di microplastica con conseguenze ancora non ben note, ma sicuramente poco salutari.

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Gli incendi in Canada minacciano la qualità dell'aria

Le polveri sottili che si sprigionano dagli incendi che stanno divorando la vegetazione di vaste aree del Canada costringendo ventiseimila persone a lasciare le proprie abitazioni raggiungono grandi distanze e sono state diramate allerte per cautelarsi a causa della bassa qualità dell'aria, interessate anche zone degli Stati Uniti (in teoria potrebbero raggiungere anche l'Europa). In Alberta la lavorazione del petrolio è stata fermata a causa degli incendi e la situazione allarma intere comunità. La rapida riduzione del manto nevoso in primavera a causa dei cambiamenti climatici lascia scoperto il suolo rendendolo più vulnerabile agli incendi e la vegetazione secca amplifica la violenza dei roghi. Da segnalare sposando l'attenzione ad altri scenari che nel mese di Aprile incendi in Russia ad est del lago Baikal avrebbero sprigionato trentacinque milioni di tonnellate di CO2 nell'atmosfera.

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Rischio desertificazione per la Grecia

Quasi la metà del territorio greco sarebbe molto vulnerabile alla desertificazione con cinquanta percento delle risorse idriche che si perdono dalle falle nelle tubature e vista la tendenza all'accelerazione del cambiamento climatico a causa delle attività umane la situazione non potrà in pratica che peggiorare. Le precipitazioni piovose nell'area ad est del paese sono scarse e comparabili con Alessandria in Egitto dove piove davvero poco, mentre la parte ad ovest pare sia comparabile con Parigi dove piove molto; quindi si tratta di un caso complesso da fronteggiare anche a causa del turismo che aumenta significativamente la richiesta di acqua. Ci si chiede se sia necessario che gli alberghi abbiano piscine quando a pochi passi si trovano spiagge su un mare splendido, che alcune case siano abbellite da grandi giardini, che si in agricoltura si irrighi inondando i terreni o con metodi a bassa efficienza idrica.

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Discussioni riguardo la tutela di ghiacciai ed oceani

In attesa che prendano avvio le discussioni in conferenze sulla tutela dei ghiacciai ci sono paesi che invitano a maggiori sforzi per limitare il surriscaldamento climatico, poi anche per quanto riguarda gli oceani visto gli ultimi dati riguardo l'aumento della frequenza delle ondate di calore marine ci si interroga di come garantire una minima salute dei mari. Recentemente uno studio che indicava come che se anche poco probabile è anche possibile secondo i modelli matematici che si possano superare i due gradi Celsius di aumento medio delle temperature globali almeno in un anno nei prossimi cinque anni (un valore definito scioccante); fra gli esempi estremi citati delle attuali anomalie ci sarebbe la Cina che ha fatto registrare temperature superiori ai quaranta gradi Celsius in alcune aree, gli Emirati Arabi Uniti quasi cinquantadue ed il Pakistan è stato sferzato da violenti venti dopo un'intensa ondata di calore.

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Inondazioni nel nord della Nigeria

Sarebbero almeno centoundici le vittime a causa di inondazioni che hanno interessato un grande mercato nel nord della Nigeria dove gli agricoltori vendono i loro prodotti ad acquirenti del sud travolti da torrenti d'acqua alimentati da precipitazioni piovose torrenziali. Nei quartieri inondati si vedono i tetti delle case sommerse da una specie di lago marrone mentre i residenti cercavano di portare soccorso cercando anche di recuperare le merci. Si parla di un paese colpito dai cambiamenti climatici con periodi prolungati di siccità seguiti da forti piogge, davvero intense soprattutto nella stagione umida. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la preoccupazione in Europa per la tendenza al rapido esaurimento delle riserve idriche e di come sia necessario fissare un obiettivo di efficienza e di ridurre i consumi del dieci percento e aumentare il riciclo d'acqua.

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