Allarme chimico presso Houston in Texas

La mancata refrigerazione di alcuni impianti di perossido organico che si trovano presso Houston in Texas causata dalle inondazioni, che si sono verificate per le precipitazioni piovose torrenziali portate dalla tempesta tropicale "Harvey", ha reso instabile i composti chimici rendendoli facilmente infiammabili e già si sono verificate delle esplosioni ed intossicazioni anche se non è chiaro quale sia il livello di tossicità di questi prodotti e ci sarebbe un dibattito su questo argomento anche riguardo il pericolo che gli impianti prendano fuoco. In pratica la differenza fra perossido di idrogeno e perossido organico è l'aggiunta di carbonio che lo rende facilmente infiammabile non decomponendosi in acqua, poi vi sono altri prodotti chimici utilizzati per fabbricare varie plastiche che se bruciano sprigionano dei gas altamente tossici che possono anche essere fatali se inalati oppure sono corrosivi ed ustionanti a contatto della pelle.

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Esplosione davanti ad un asilo in Cina

Sarebbero sette le vittime e cinquantanove i feriti dell'esplosione che ha investito genitori e bambini proprio nel momento in cui uscivano da un asilo nella contea dello Fengxian che si trova nell'est della provincia dello Jiangsu in Cina. Sono in corso le indagini per capire le cause dell'incidente anche se potrebbe essere stata una fuga di gas, forse da una bombola, presso una bancarella alimentare a provocare l'esplosione ed alcuni dicono che a volte è scarsa la sicurezza di queste bancarelle spesso presenti sulle strade. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche riguardanti la sicurezza da segnalare che è salito a diciassette il numero ufficiale delle vittime della Grenfell Tower a Londra anche se ormai è chiaro che non sarà possibile trovare in vita nessuno dei dispersi intrappolati nel grande edificio non dotato di sistemi di allarme, di estintori automatici e senza via di fuga; quindi il bilancio totale potrebbe essere di oltre cento vittime.

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Incendio in una torre di abitazioni a Londra

Non sono state ancora chiarite le cause del grave incendio che sta divorando la Grenfell Tower a Londra in cui erano stati fatti dei lavori di ristrutturazione, si parla di almeno dodici vittime, oltre settanta feriti e di persone che chiedono aiuto essendo ancora intrappolate nell'edificio (poco sicuro) costruito nel 1974 di ventisette piani e centoventi appartamenti nel quartiere North Kensingston che rischia anche di crollare; molte squadre di pompieri cercano di fronteggiare le fiamme consentendo l'evacuazione, ma si teme che qualche persona non riesca ad abbandonare la struttura. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche riguardanti la sicurezza un nuovo incidente ferroviario in Puglia presso Galugnano, questa volta senza gravi conseguenze, in una linea a singolo binario forse per una distrazione del macchinista a poco meno di un anno di distanza dal disastro ferroviario verificatosi nella stessa zona che causò ventisette vittime.

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Poco salutari dichiarazioni e immagini bellicose

Le recenti dichiarazioni di essere pronti ad un conflitto dopo le ripetute provocazioni di altri paesi utilizzando arsenali di distruzioni di massa della Corea del Nord accompagnati da immagini di ipotetiche distruzioni ai danni dell'avversario, considerando che in teoria il potenziale distruttivo è reale, fanno ritornare alle mente scenari della guerra fredda del passato ormai quasi dimenticati con le dichiarazioni che esortavano alla pace di scienziati che dopo aver dato il loro contributo a costruire un ordigno atomico poi si sono adoperati con numerose iniziative pacifiste. Da tenere presente che spesso si porta ad esempio di fantasia creativa in campo matematico proprio uno scienziato come Albert Einstein che può essere considerato in pratica come il padre dell'ordigno atomico e questo non può essere un indicatore positivo perché le conseguenze delle sue scelte iniziali costituiscono ancora una minaccia per l'intera umanità.

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Dettagli su uso di ordigni sempre più potenti

L'avvenimento dello sgancio in Afghanistan del più potente ordigno dopo quello di tipo atomico è stato accompagnato da una discutibile lista (immaginando di essere fra i malcapitati investiti dall'esplosione nel suo raggio di azione) delle sue caratteristiche tecniche; infatti, a quanto pare rade al suolo ogni cosa nel raggio di un chilometro e l'onda d'urto è ancora in grado di uccidere un uomo a oltre due chilometri e mezzo di distanza, poi rompe le finestre delle abitazioni ad oltre otto chilometri di distanza ed il fungo causato dell'esplosione copre di polveri un raggio di quasi cinquanta chilometri. Nel frattempo si continua a parlare dell'uso vero e presunto di armi chimiche che stanno diventando sempre più soprattutto delle armi a disposizione della propaganda militare, mentre continuano le dimostrazioni di forza in una gara insensata al riarmo che vede una rapida crescita globale della percentuale di vendita di nuovi armamenti.

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Rompe femore per allenarsi a nuovo intervento

A volte ci si chiede in che modo si sperimentino le nuove tecniche chirurgiche dal momento che è evidente che ogni innovazione in campo medicale prima che sia adottata su ampia scala debba essere sperimentata su qualcuno, ed ora da un'indagine effettuata su un primario ortopedico di Milano (che si spera non sia la norma) pare sia emerso che il medico ha rotto il femore di un'anziana paziente per potersi allenare con un nuovo tipo di tecnica chirurgica e per rendere più facile intervenire successivamente sulla protesi impiantata abbia applicato una specie di cerniera invece di praticare i punti di sutura. Dalla vicenda abbastanza grottesca in cui non mancano episodi documentati di corruzione riguardo le protesi da installare si evince che a volte le scelte non erano nemmeno fatte in funzione della loro effettiva utilità funzionale. La difesa sostiene che non sono state interpretate correttamente le dichiarazioni del medico, fuori dal reale contesto. [..2023 assolto].

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Considerazioni varie a sei anni da Fukushima

La situazione riguardo la sicurezza nella centrale di Fukushima Daiichi a sei anni di distanza dal peggior disastro nucleare accaduto dopo quello di Chernobyl nel 1986 sembrerebbe ancora abbastanza difficile, almeno a giudicare dalla notizia della forte fuga radioattiva rilevata poco tempo fa sotto il nocciolo di un reattore fuso (l'ennesima fra le tante denunciate in questi anni) su cui non si è potuto intervenire per controllare l'entità della falla utilizzando un nuovo robot super-corazzato controllato a distanza a causa delle fortissime radiazioni che distorcevano completamente le immagini trasmesse agli operatori anche se erano riusciti a farlo avanzare nella camera dell'Unità 2. Per quanto riguarda la stabilizzazione dell'impianto saranno necessari decenni mentre si procede lentamente con i lavori considerando che manca ancora una copertura tipo sarcofago per evitare che i radionuclidi si disperdano nell'ambiente.

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Incendio in un ricovero giovanile in Guatemala

Sarebbero trentuno le ragazzine fra i quattordici e diciassette anni di età vittime di un incendio scoppiato nella sezione femminile di un ricovero per giovani ubicato ad est della città di Guatemala; il bilancio delle vittime è aumentato costantemente a causa delle vaste bruciature subite da molte ragazze nel tentativo di mettersi in salvo. La struttura in passato era stata ripetutamente accusata di essere sovraffollata (si stima che fossero circa ottocento ragazzi quando si è verificato l'incendio invece di cinquecento), poi c'erano anche state denunce di ogni tipo di abuso praticato dal personale con conseguente fuga o tentativi di fuga di alcuni giovani per le condizioni di vita insostenibili. In Guatemala si stanno osservando tre giorni di lutto per la tragedia ed il direttore del ricovero è stato licenziato, mentre si cercano le cause che hanno dato origine all'incendio anche se alcuni hanno affermato che ci si aspettava che accadesse qualcosa del genere.

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Rientro ad Iitate nonostante le radiazioni

A poca distanza di tempo dalla scoperta di una nuova rilevante fuga radioattiva dalla centrale danneggiata di Fukushima, dove nemmeno i robot appositamente costruiti per resistere ad oltre mille Sievert di radiazioni sono stati in grado di avanzare a sufficienza all'interno di un reattore per ispezionare la falla perché accecati, le autorità avrebbero deciso di far rientrare la popolazione alla fine di marzo nella città ora deserta di Iitate; ma le radiazioni monitorate in questa zona sono ancora ad un livello pericoloso per la salute e quindi secondo alcuni si tratta di una forzatura per accelerare la fase di riaccensione delle centrali spente dopo il disastro del 2011. Altri affermano che l'industria nucleare è ancora viva e molto attiva senza aver fatto molti progressi dopo la scoperta della vulnerabilità allarmante di molte centrali nel globo quasi come fosse quasi scontato che non si verifichino altri fenomeni estremi che possano danneggiare i reattori.

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Centrali nucleari della Francia spesso obsolete

L'incidente accaduto nella centrale nucleare di Flamanville nel nord della Francia anche se verificatosi in una zona attigua ai reattori senza che ci siano state fughe radioattive o pericoli per il personale che è rimasto solo in qualche caso lievemente intossicato dai fumi sprigionatisi da una grande ventola di raffreddamento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza perché accaduto proprio in uno di quegli impianti accusati di essere obsoleti con vecchie tecnologie e dove alcuni denunciavano come fossero triplicati i costi di costruzione dei nuovi reattori EPR (reattori pressurizzati europei); poi nell'aprile del 2015 erano stati riscontrati dei punti di debolezza nell'involucro di acciaio sopra i noccioli che potevano fessurarsi sotto pressione e quindi l'impianto atomico non garantiva livelli accettabili di sicurezza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche riguardanti la sicurezza l'ennesima fuga radioattiva una settimana fa dall'impianto di Fukushima.

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Sicurezza e salute                  

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