Ragionamento difficile collegabile a virus 19-nCoV
Da tempo era noto che il coronavirus Covid-19 causasse problemi neurologici interessando il sistema nervoso ed uno studio australiano avrebbe verificato come il virus sia in grado di infettare i tessuti del cervello con effetti sulla struttura della corteccia; quindi sulla memoria, consapevolezza e linguaggio facendo mancare supporto e nutrienti ai neuroni (si replica in cellule abbondati nel sistema nervoso centrale come gli astrociti). Variazione anche nella concentrazione dei neurotrasmettitori ed altre sostanze come il potassio con conseguenza neurologiche e neuropsichiatriche sui pazienti ad esempio difficoltà di ragionamento, malditesta, affaticamento, ansietà due mesi dopo il contagio. Da segnalare cambiando argomento che negli Stati Uniti sono stati monitorati quasi otto milioni di contagi, mentre nel mondo le vittime ufficiali del virus sarebbero oltre unmilionecentomila.
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Data: 17/10/2020
n: 4534
Problemi neurologici in pazienti guariti da 19-nCoV
Le conseguenze da infezione da coronavirus Covid-19 potrebbero interessare il sistema nervoso centrale e causare esiti di tipo neuropsichiatrico oltre a perdita di senso dell'olfatto e del gusto fino ad un maggior numero di ictus (nei pazienti più gravi), poi per completare la ricerca si è fatto anche riferimento ai dati di precedenti epidemie respiratorie virali. Non sono ancora conosciute le conseguenze neurologiche a lungo termine della malattia SARS-CoV-2, ma è ipotizzabile che potrebbero durare anni senza considerare eventuali danni all'integrità del sistema immunitario; fra le cause di questa eventuale sensibilità neuropsichiatrica forse un recettore per un enzima del virus 19-nCoV presente nelle cellule che circondano i neuroni. Altre ricerche evidenziano come gli antiossidanti potrebbero essere utili per attenuare lo stress nell'organismo causato dalla patologia.
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Data: 18/04/2020
n: 4379
Conseguenze mentali da pandemia 19-nCoV
Le condizioni di vita imposte dalle misure di contenimento per il virus Covid-19 e l'inevitabile stress legato magari a difficoltà sociali ed economiche, con inevitabili pensieri poco positivi sul futuro, possono mettere a dura prova le resistenze nervose e psicologiche dell'individuo; poi alcuni dicono anche che si tratta della crisi più grave dai tempi della seconda guerra mondiale, forse più crisi umana che ai danni della salute dal momento che colpisce in particolare le relazioni sociali. Nascondere la realtà e ad esempio dichiarare pochi casi di contagio e vittime (come a quanto pare fanno alcuni paesi) non può essere una soluzione al problema anche se effettivamente sarebbe opportuno che i media non mandassero in onda immagini di pazienti e corsie di ospedali. Per attenuare lo stress potrebbe essere utile dedicare alcuni minuti alla meditazione liberando per quanto possibile la mente dalle nubi dei pensieri negativi.
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Data: 01/04/2020
n: 4363
Atteggiamenti irrazionali collegabili a COVID-19
Le scene viste in alcune regioni italiane interessate dall'epidemia di coronavirus COVID-19 con ressa ai supermercati e file per acquistare le ultime mascherine a quanto pare si sono verificate anche in Francia in varie zone come ad esempio nel sobborgo Saint Denis presso Parigi ed anche altri centri abitati fra cui Nizza; ma questo atteggiamento irrazionale espone ai contagi, poi gli stati di agitazione rendono le menti meno lucide portando a commettere errori riguardo il rispetto delle distanze opportune e di igiene. Una persona agitata in genere tende anche a muoversi scompostamente e a toccarsi frequentemente il viso veicolando in questo modo il virus nell'organismo, quindi è opportuno cercare di mantenere la calma. Ultimamente pare che anche a Los Angeles negli Stati Uniti la folla abbia svuotato supermercati e negozi, contendendosi gli ultimi generi alimentari ed igienici disponibili, confermando questa tendenza all'irrazionalità.
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Data: 07/03/2020
n: 4338
Un ictus coinvolge paziente e familiari
Un paziente colpito da ictus, a causa della perdita di cellule nervose del cervello rimaste senza nutrimento, spesso si sente frustrato per non poter svolgere normalmente le azioni quotidiane ed irritabile con conseguenze sui familiari che devono far fronte a questa condizione oltre e provvedere a cure e riabilitazione che a volte dura per l'intera vita del soggetto. Organizzazioni sanitarie internazionali avvertono di aumentare l'attenzione su prevenzione e cure in occasione della giornata mondiale dedicata all'ictus, in modo anche di poter fornire cure migliori ai pazienti cercando di migliorare la loro condizione e di conseguenza quella dei familiari. E' opportuno analizzare accuratamente i sintomi della malattia che ha un impatto significativo sulla vita del paziente, poi fare regolarmente gli esercizi per la riabilitazione cominciando prima possibile per migliorare le capacità di recupero ed evitare che si possa essere colpiti da un altro ictus.
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Data: 29/10/2019
n: 4227
Stile di vita sano contro le demenze genetiche
Le persone che temono di ammalarsi per qualche forma di demenza a causa di un alto rischio genetico dovuto a fattori familiari è meglio che si preoccupino piuttosto di condurre uno stile di vita sano, almeno secondo l'opinione di ricercatori che sostengono come sia utile in questi casi adottare un regime alimentare equilibrato, esercizio fisico, limitando il consumo di alcolici e non fumando. Lo studio effettuato solo su gruppi etnici di origine europea in pratica dimostra che il rischio di ammalarsi di Alzheimer ed altre demenze diminuisce di un terzo conducendo uno stile di vita sano in caso di alto rischio genetico (confrontando con persone a basso rischio), ma sarebbe necessario indagare anche su altri gruppi genetici per verificare che questa relazione sia sempre reale. Altri studi indicano come l'Alzheimer colpisca in maggior misura le donne per ragioni biologiche e non perché hanno una maggiore aspettativa di vita rispetto ai maschi, poi sembra che la malattia si diffonda nel cervello in modo diverso con alcuni geni specifici responsabili di questa progressione.
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Data: 17/07/2019
n: 4137
Molte persone con demenza disperse in Giappone
Le richieste di ricerca di persone con demenza allontanatesi da casa presentate alle autorità in Giappone avrebbero raggiunto un record, si parla di diciassettemila casi nel 2018 che poi sono state ritrovate entro l'anno, ma per quasi duecento persone le ricerche non hanno avuto esito positivo. I dati mostrano un aumento di oltre mille persone rispetto al 2017; inoltre, i casi sarebbero raddoppiati da quando nel 2012 queste statistiche sono registrate, quindi alcuni sottolineano l'importanza di un ampio supporto della comunità per aiutare queste persone spesso disorientate a ritrovare la strada di casa. Di solito oltre il settantatre percento di persone date per disperse sono ritrovate lo stesso giorno della segnalazione di scomparsa fatta dai familiari, poi in oltre il novantanove percento dei casi comunque sono ritrovate nel giro di una settimana, ma di molte persone si perdono le tracce (coinvolte forse in tragici incidenti). Pare che le persone con demenza spesso sentano il desidero di recarsi nella casa dove hanno trascorso l'infanzia perdendo poi l'orientamento.
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Data: 21/06/2019
n: 4115
Lavare i denti per prevenire le demenze
I vasi sanguigni dell'area triangolare formata in modo figurato dalla bocca e dal naso sono molto vicini a quelli del cervello e quindi secondo i ricercatori da identificare come pericolosa dal momento che eventuali infezioni non curate causate da batteri ad esempio per colpa della placca dei denti e da infiammazioni delle gengive potrebbero raggiungere il cervello e causare demenze o malattie degenerative fra cui l'Alzheimer. Bisognerebbe fare anche molta attenzione a lavarsi bene le mani prima di avvicinarle al viso e soprattutto nella zona di bocca e naso, poi meglio non toccare i brufoli del viso che possono essere un vero e proprio focolaio batterico vicino al cervello. Se non si lavano i denti dopo ogni pasto (o quando si bevono bevande zuccherine) mantenendo con costanza l'igiene della bocca si può formare un poco di placca che con il tempo aumenta di spessore favorendo la proliferazione di batteri che producono delle proteine che distruggono le cellule nervose.
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Data: 15/06/2019
n: 4110
Ipotesi varie sull'estinzione dei Neanderthal
L'estinzione dell'uomo di Neanderthal, caratterizzato da carnagione chiara e capacità artistiche supportate da un grande cervello, sembrerebbe coincidere con l'arrivo dell'uomo Sapiens di carnagione scura come se fosse stato eliminato in scontri bellicosi; ma probabilmente sono intervenuti vari fattori a determinare un lento declino in diecimila anni o meno (avevano dominato in una fredda Europa da circa quattrocentomila a quarantamila anni fa) almeno secondo i ricercatori che con modelli matematici avrebbero simulato lo scenario tipico di un calo di risorse ambientali che conducono ad un calo di fertilità e quindi donne che avevano meno bambini che dovevano crescere in situazioni più difficili di sfruttamento del territorio. Altri dicono che è stata un'inversione del campo magnetico terrestre che ha favorito il Sapiens, altri ancora che non vi è stata una reale estinzione ma ibridazione delle due specie dal momento che sarebbero state trovate zone asiatiche dove hanno convissuto per lungo tempo; infatti, le variazioni climatiche di temperatura causavano continue migrazioni.
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Data: 31/05/2019
n: 4097
Leonardo da Vinci artista, scienziato e scrittore
La personalità di Leonardo (1452 Vinci - Amboise 1519) è variegata e misteriosa come alcuni suoi celebri dipinti, ma di sicuro ci si trova davanti ad una delle più grandi menti dell'umanità visto ad esempio i suoi contributi al progresso artistico con il celebre sfumato e scientifico grazie agli studi sull'inerzia, idrostatica, sui vasi comunicanti e sulla portata costante. Definito spesso come artista neoplatonico, anche se per Platone l'arte non è altro che copia della copia dell'idea, sfrutta soprattutto la vibrazione ed il riverbero della luce su elementi della natura attentamente studiati con osservazioni sperimentali, invece si serve di un alone d'ombra sulle figure umane per dare un senso di mirabile morbidezza, come risulta dal suo trattato sulla pittura. Uomo anche spregiudicato che in pratica in una celebre lettera si presentò a Ludovico il Moro come esperto in arti militari, poi non si fece scrupolo di prestare servizio presso il famigerato Cesare Borgia.
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Data: 02/05/2019
n: 4071
Mente - allenamento
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