Ecocidio come genocidio e crimini di guerra

Ecocidio è definito come la distruzione di vaste aree di ambiente naturale come conseguenza delle attività umane e dovrebbe essere valutato da organizzazioni internazionali allo stesso livello di genocidio e crimini di guerra, almeno secondo un gruppo appartenente alla nazione delle isole del Pacifico (Vanuatu, Fiji e Samoa) che richiedono che sia riconosciuto dalla corte di giustizia dell'Aia in Olanda (ICC) che può incriminare individui che si rendono responsabili dei crimini più gravi. La proposta era già stata avanzata nel settembre 2024 e il crimine di ecocidio doveva essere aggiunto sotto la giurisdizione ICC al cosiddetto statuto di Roma che comprende: genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra e crimini di aggressione; questo anche perché non si sta prendendo abbastanza sul serio il danno provocato alla natura e a tutto l'ecosistema.

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Indispensabile evitare la fusione dei ghiacciai

Tutte le diciannove regioni coperte da ghiacciai nel mondo hanno subito una netta perdita di massa durante il 2024 per il terzo anno consecutivo di fila, almeno secondo i dati monitorati da organizzazioni internazionali che sottolineano come sia indispensabile evitare la totale fusione dei ghiacciai per ragioni che vanno oltre a quelle ambientali, economiche e sociali. I ghiacciai che si sono ritirati di più e a livelli record l'anno scorso sarebbero quelli della Scandinavia, Norvegia nelle Svalbard e nel Nord dell'Asia; poi per fare un esempio il ritiro dei ghiacci di Groenlandia ed Antartide potrebbero essere quantificati in nove miliardi di tonnellate dal 1975 (da quando si è cominciato a registrare questo tipo di dati). Unica soluzione è ridurre le emissioni inquinanti oltre forse ad individuare zone a bassa temperatura da bagnare regolarmente per formare ghiacciai da coprire con cenere vulcanica.

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Rottura di un oleodotto in Ecuador

Le autorità dell'Ecuador che avevano dichiarato lo stato di emergenza per la rottura di un oleodotto nel nord-ovest del paese avrebbero dichiarato che la situazione è peggiorata; infatti, pare che centinaia di migliaia di utenze non possano utilizzare l'acqua a causa dell'inquinamento del fiume Esmeraldas che diventato di colore molto scuro a causa della fuoriuscita di molto petrolio per una frana dalla grossa conduttura (Equadorian Pipeline System SOTE); si teme anche il disastro ambientale nonostante l'oledotto sia stato chiuso per effettuare le riparazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche delle inondazioni in Spagna in Andalusia per intense precipitazioni piovose e nubifragi con disagi per la popolazione nelle zone interessate dagli allagamenti che a volte hanno costretto i soccorritori ad interventi di emergenza in case allagate.

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Maltempo in Emilia Romagna e Toscana

Inondazioni e frane hanno interessato aree dell'Emilia Romagna e Toscana, si parla di allerta rossa, famiglie isolate ed evacuazioni; poi alto il livello del fiume fiume Arno con scuole chiuse a Firenze e timori per la piena a Pisa. Varie località sono state interessate a causa del dissesto idrogeologico, particolarmente colpite ad esempio Brisighella e Sesto Fiorentino; in genere danni ai raccolti inondati e lamentale dagli abitanti che si ritrovano con le case allagate, capita anche che i terreni privati facciano in pratica da casse di espansione assorbendo l'acqua ma raggiungendo rapidamente il punto di saturazione. Da segnare cambiando argomento un sisma di magnitudo 4.7 in provincia di Foggia in Puglia che ha fatto oscillare i palazzi anche a Bari e molte località senza causare danni (anche se i controlli sono ancora in corso) e una scossa di magnitudo 3.5 ai Campi Flegrei.

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Eruzione di un vulcano in Guatemala

Colonne di ceneri vulcaniche incandescenti e gas fuoriescono dal cratere del vulcano Fuego in Guatemala, si parla di trecento famiglie evacuate e migliaia le persone a cui le autorità per gestire l'emergenza hanno inviato un avviso di tenersi pronte a lasciare le proprie abitazioni. Le persone dichiarano di essere in allerta a causa del materiale vulcanico che raggiunge le case, poi si vedono diversi fronti di lava incandescente scendere dalle pendici del vulcano. Da segnalare cambiando scenario che nei Campi Flegrei vicino a Pozzuoli presso Napoli a causa del fenomeno del bradisismo il terreno starebbe ora salendo di tre centimetri al mese, monitorato anche un sisma di magnitudo tre; da tempo la caldera vulcanica mostra segni di attività con comprensibili preoccupazioni per la popolazione del luogo che spesso lamenta la scarsa sicurezza antisismica degli edifici abitati.

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Discutibili posizioni U.S.A. riguardo cambiamenti climatici

Le nazioni vulnerabili ai cambiamenti climatici erano state supportate da iniziative di aiuto da duecento paesi decise durante una conferenza COP28 nel 2023, per quella che era stata dichiarata come una specie di vittoria dei paesi in via di sviluppo per fronteggiare i fenomeni estremi, ora a quanto pare gli Stati Uniti avrebbero deciso di non finanziare più queste iniziative. Questo in linea alle discutibili posizioni già ampiamente dichiarate dalle autorità di non credere ai cambiamenti climatici, che sono finzioni; ma per i paesi che non hanno mezzi per le riparazioni dopo essere stati colpiti da fenomeni estremi si tratta di lotta per la sopravvivenza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le inondazioni che stanno interessando aree del Marocco a causa di giorni di intense precipitazioni piovose, disagi per la popolazione ed alcuni parlano anche di vittime.

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Ristabilire un salutare ecosistema nel delta del Niger

In Nigeria nel delta del fiume Niger inquinato da decenni di sfruttamento di combustibili fossili gli ecologisti sarebbero impegnati in interventi che mirano a ripristinare la flora originaria, si parla in particolare delle foreste di mangrovie essenziali per un salutare ecosistema e garantire la sopravvivenza delle comunità locali soprattutto in aree molto degradate dove la biodiversità è seriamente minacciata. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le soluzioni che alcuni suggeriscono per formare ghiacciai per accumulare riserve d'acqua per i mesi estivi, in pratica basterebbe canalizzare rivoli d'acqua su terreni (statica permettendo) dove la temperatura rimane molto bassa in modo che si formino degli strati di ghiaccio, poi man mano gli strati successivi si consolideranno fino a formare un ghiacciaio; poi basterà coprire con materiale naturale coibentante.

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Inondazioni a Jakarta in Indonesia

Giorni di intense precipitazioni piovose con conseguenti inondazioni hanno costretto migliaia di persone a lasciare le loro abitazioni nella capitale dell'Indonesia Jakarta, poi secondo le previsioni ci aspetta altre intense piogge nei prossimi giorni. Si parla di strade sommerse dove bisogna portare i soccorsi con dei gommoni, mentre le autorità pianificano di attivare delle pompe per estrarre l'acqua dalle aree inondate, poi sono stati allestiti dei centri di evacuazione e sono stati distribuiti beni di prima necessità alle persone soccorse; difficoltà per inondazioni anche nell'ospedale della città di Bekasi costringendo all'evacuazione dei pazienti. Da segnalare cambiando scenario delle inondazioni anche alle Canarie a causa di intensi nubifragi con strade trasformate in torrenti d'acqua e fango con difficoltà e disagi per la popolazione.

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Un ciclone minaccia Mauritius e La Reunion

Dopo che le autorità hanno avvertito i residenti delle isole dell'Oceano Indiano Mauritius e La Reunion (famose mete turistiche) del pericolo costituito dall'arrivo del ciclone chiamato "Garance" di categoria tre caratterizzato da raffiche di vento ad oltre duecento chilometri orari sarebbe stato innalzato il livello di allerta, soprattutto per l'isola di La Reunion in territorio oltremare francese. Aeroporti e scuole sono stati chiusi e la popolazione è invitata di rimanere in casa, molti abitanti hanno fatto scorte di viveri e rinforzato le loro case, i pescatori hanno portato le barche in porto. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a Roma si è tenuto un convegno per stanziare risorse per un progetto di protezione della natura visto che sarebbero rimasti solo cinque anni per cercare di arginare la continua perdita di biodiversità.

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Cosiddetto terzo polo in notevole sofferenza

Dopo Artico ed Antartide i più grandi volumi di ghiaccio si troverebbero fra le vette dell'Hindu Kush in Himalaya e per questo si può considerare una specie di terzo polo del pianeta che si estende per tremilacinquecento chilometri e otto paesi, dall'Afghanistan al Myanmar; ma i cambiamenti climatici stanno causando una fusione accelerata dei ghiacci con un surriscaldamento circa tre volte rispetto alle medie globali e quindi notevole sofferenza per tutta la vasta area interessata e gravi conseguenze sulla biodiversità oltre a diminuzione delle risorse idriche, energetiche e di cibo. Vista la situazione organizzazioni internazionali propongono il 2025 come anno per la preservazione dei ghiacciai, molto dipende da quanto sarà intenso il surriscaldamento nei prossimi decenni con stime in genere poco confortanti a causa degli stili di vita umani decisamente poco ecologici.

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Ambiente e Natura                  

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