Prevenire gli incendi per limitare i danni
Gli incendi che stanno devastando le colline di Los Angeles con un bilancio provvisorio di ventiquattro vittime, diversi feriti gravi e calcoli sugli ingenti danni fanno sorgere degli interrogativi su quali interventi adottare per limitare i danni nel caso una situazione simile possa presentarsi in teoria anche in altre zone del mondo interessate da cambiamenti climatici; infatti, un'adeguata prevenzione potrebbe evitare notevoli disastri. Alcuni dicono che ad esempio devono essere disponibili riserve idriche sufficienti ad alimentare gli idranti (pare che nell'area di Palisade non c'era pressione quando sono arrivati i pompieri), poi fare attenzione a possibili inneschi dei roghi come i fuochi di artificio che rimangono sul terreno oltre a sterpaglie secche e piante rinsecchite, fare in modo che gli incendi non si possano propagare velocemente tracciando viali spartifuoco.
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Data: 13/01/2025
n°: 5846
Traiettoria di surriscaldamento monitorata
Ogni mese nel 2024 è sta il caldo o il secondo più alto da quando si è cominciato a monitorare le temperature globali, alcuni parlano di una traiettoria incredibile (se ad esempio si guarda l'andamento dal 1940), mentre altri sostengono che è necessario verificare in decenni l'anomalia per confermarla; ma ormai sembrerebbe evidente che con una concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera di 422 parti per milione è illusorio pensare che fra qualche decennio la situazione riguardo il surriscaldamento globale possa migliorare. Il pianeta è stabilmente ben sopra un grado e mezzo Celsius medio di temperatura, un valore che già era stato indicato come limite da non oltrepassare per non dover subire gli effetti disastrosi di fenomeni climatici estremi; si parla comunque di eventuali potenzialità per cambiare questa traiettoria uscendo dall'era dei combustibili fossili.
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Data: 10/01/2025
n°: 5844
Un incendio divora le colline di Los Angeles
Forti raffiche di vento rendono difficile e quasi impossibile l'azione dei pompieri che cercano di fronteggiare un incendio praticamente incontrollabile che è avanzato rapidamente sulle colline di Los Angeles costringendo decine di migliaia di persone a lasciare le loro abitazioni, si parla di molte case distrutte (..due vittime e diversi feriti gravi) e circa tredicimila strutture minacciate dai roghi. Ci si aspetta che il vento si possa intensificare la notte e continuare anche per giorni, formando vortici con raffiche che possono raggiungere centosessanta chilometri orari. Mezzo milione le utenze a rischio di rimanere senza fornitura di energia elettrica con oltre ventottomila già al buio. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la difficile situazione delle località colpite dal terremoto nell'area dell'Everest per il freddo, poi si parla di quasi duecento feriti.
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Data: 08/01/2025
n°: 5842
Alto numero degli incendi in Amazzonia nel 2024
Lo scorso anno la foresta pluviale dell'Amazzonia ha fatto registrare il numero più alto di incendi in diciassette anni, poi si parla di mesi di intensa siccità che hanno alimentato i roghi, quarantadue percento in più rispetto al 2023; tuttavia se si calcola dalle osservazioni satellitari il totale dell'area andata in fumo pare sia la più bassa da anni. Le autorità brasiliane hanno dichiarato di volersi impegnare per la tutela delle foreste amazzoniche anche in prospettiva della conferenza COP30 che si terrà a novembre nella città di Belem in Amazzonia. In tutto il Sud America lo scorso mese ha sofferto per una severa siccità, almeno da quanto risulta dai dati raccolti da un servizio di monitoraggio atmosferico europeo. Le colonne di fumo che si sprigionavano dagli incendi raggiungevano grandi distanze, trasportando la fuliggine su grandi città come Brasilia, Rio de Janeiro e San Paulo.
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Data: 03/01/2025
n°: 5839
Sistemi per una migliore prevenzione dagli tsunami
I sistemi di allarme attualmente installati nel globo per avvertire la popolazione dell'arrivo di uno tsunami potenzialmente disastroso non sarebbero del tutto efficienti, almeno da quanto riguarda da un controllo effettuato sulle boe di segnalazione che hanno batterie che durano circa due anni e devono essere sostituite. Solo un cinquanta percento delle boe era operativo anche se a quanto pare sufficiente a far funzionare il sistema che è stato concepito per fornire una copertura anche in questi casi, ma alcuni sostengono che sarebbe necessaria una migliore prevenzione; poi i sistemi a volte sono superati come tecnologia, questo a venti anni dal disastro di Banda Aceh e dello tsunami causato da un terremoto di magnitudo 9.1 nell'Oceano Indiano con conseguenti onde alte oltre trenta metri che spazzò letteralmente via interi villaggi lasciando segni ancora visibili.
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Data: 27/12/2024
n°: 5834
Desertificazione in allarmante aumento
Si stima dai dati di un nuovo studio che un miliardo e duecentomila persone e un'area di circa un miliardo e mezzo di ettari più grande come dimensioni dell'Antartide sia interessata da desertificazione con previsioni per il futuro poco rassicuranti. Per fronteggiare la desertificazione quasi duecento paesi hanno partecipato recentemente ad una conferenza COP16 a Riyadh in Arabia Saudita, ma con scarsi risultati riguardo le discussioni tenuti dalle nazioni unite per combattere la desertificazione (UNCCD) e questo dopo tutta una serie di conferenze ad esempio sulla biodiversità in Colombia, sulla riduzione dell'utilizzo della plastica in Corea del Sud, sul finanziamento dei paesi colpiti dai cambiamenti climatici in Azerbaijan con in pratica poche luci e molte ombre. Inutile dire che se non si interviene il terreno fertile diventerà progressivamente sempre meno produttivo e questo avrà conseguenze rilevanti su spostamento di popolazioni e costo degli alimenti.
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Data: 21/12/2024
n°: 5831
Linee di credito per Jamaica, Trinidad e Tobago
Per riuscire a riprendersi da da devastanti disastri climatici con tempeste, nubifragi ed inondazioni le piccole isole di Jamaica, Trinidad e Tobago avrebbero bisogno di una linea di credito per finanziare la ricostruzione, ma le regole della finanza le pongono su una posizione sfavorevole (questa come per tutti i paesi deve essere raggiunta negli anni tenendo i conti in ordine) che le rende ancora più vulnerabili. Bisognerebbe proporre a livello globale un sistema di negoziazioni che tenga conto dell'adattamento dei cambiamenti climatici; poi solo tredici su trentanove piccole isole hanno una quotazione sul piano finanziario, la maggior parte basso, e paesi come Dominica, S. Lucia, S. Vincenzo e Grenadine non ce l'hanno proprio. Per una crescita sostenibile è necessario un bilanciamento finanziario se non si vuole penalizzare i paesi colpiti dai cambiamenti climatici, spesso senza averli causati.
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Data: 14/12/2024
n°: 5825
Trasformazione preoccupante della tundra artica
Le temperature superficiali dell'aria monitorate in un anno nella tundra artica avrebbero raggiunto un record che le pone al secondo posto dal 1900 in questa poco positiva classifica di surriscaldamento tanto che si parla di una trasformazione drammatica con frequenti incendi con rilascio di grandi quantità di biossido di carbonio e metano nell'atmosfera e mentre per millenni il suolo ghiacciato ha trattenuto questi potenti gas climalteranti ora tende a rilasciarli; quindi questo potrebbe peggiorare la situazione dal punto di vista dei cambiamenti climatici. Ovviamente quello che accade nella tundra artica non rimane confinato a quello scenario, ma ha conseguenze globali anche se ci potrebbe essere anche un effetto secondario dato dall'assorbimento di carbonio collegabile alla crescita di vegetazione che poi fa surriscaldare l'aria con successivo ulteriore incremento delle temperature.
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Data: 12/12/2024
n°: 5823
Semplici dispositivi per monitorare le frane
Con i cambiamenti climatici le frane stanno diventando sempre più frequenti a questo scopo dei ricercatori canadesi hanno messo a punto dei semplici dispositivi per monitorare il territorio utilizzando dei microfoni e dei recipienti che raccolgono l'acqua piovana dotati di sensori collegati ad un software di analisi che avverte in caso di rischio di frana, questo sistema (pare già sperimentato efficacemente in un caso in British Columbia) di controllo consente di mettere in sicurezza l'area eventualmente interessata e salvare vite in caso di pericolo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche due vittime recentemente in Gran Bretagna a causa della tempesta chiamata "Darragh" caratterizzata da forti raffiche di vento e mareggiate con alte onde sulle coste, particolarmente interessate dall'ondata di mal tempo il Sud del Galles e l'ovest del paese con vaste aree rimaste senza energia.
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Data: 10/12/2024
n°: 5821
Piantare alberi con criterio in luoghi adatti
Nelle regioni boreali ed artiche a Nord piantare alberi potrebbe essere una soluzione non molto efficace per mitigare i cambiamenti climatici anche se di solito è quasi sempre utile in altre regioni del pianeta oltre che ad essere una metodo ecologico utile anche per preservare la biodiversità e l'ecosistema; infatti, uno studio avrebbe evidenziato come gli alberi facendo ombra non consentono ai raggi solari di riflettersi sulla neve con un conseguente surriscaldamento, quindi il bilancio con la cattura di biossido di carbonio può essere sfavorevole. Piantare alberi vuol dire anche smuovere il terreno con il rilascio nell'atmosfera di gas climalteranti che il permafrost trattiene; invece nelle regioni boreali dove gli alberi sono stati tagliati e hanno subito danni da incendi è utile procedere a piantare alberi ristabilendo una corretta copertura arborea del terreno.
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Data: 05/12/2024
n°: 5817
Varie e naturali
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