Proposte per giustizia contro crimini climatici

La proposta di aggiungere l'ecocidio come crimine internazionale fra quelli riconosciuti come più seri avanzata alla conferenza sugli oceani a Nizza nel sud delle Francia pone in evidenza quanto poco sia stato preso in considerazione il danno all'ambiente abbastanza seriamente, poi si cerca di puntare di far rispondere individualmente riguardo gli specifici crimini ambientali. Qualche dubbio sorge su come applicare una legislazione del genere sul piano internazionale quando ci sono paesi che non riconoscono scientificamente che i cambiamenti climatici sono stati causati dalle attività umane con l'uso senza criterio dei combustibili fossili con conseguente effetto serra e surriscaldamento, poi ormai è un ciclo vizioso che si autoalimenta ed anche se le emissioni fossero ridotte a zero non cesserebbero gli effetti climatici estremi che colpiscono anche le popolazioni che non hanno inquinato.

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Nuovo record di concentrazione di CO2 nell'atmosfera

Con oltre quattrocentotrenta parti per milioni all'osservatorio di Mauna Loa alle Hawaii sarebbe stato raggiunto un nuovo record di concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera, si tratta di una valore molto alto che alimenta l'effetto serra con effetti marcati di surriscaldamento sul pianeta. All'inizio della rivoluzione industriale la concentrazione era intorno ai duecento ppm, poi c'è stata una progressione costante e dal 1960 l'incremento ogni venti anni monitorato è decisamente aumentato con una curva in un grafico che tende ad impennarsi. Bisognerebbe tagliare le emissioni globali di oltre il cinquanta percento per cercare di stabilizzare i livelli di CO2 nell'atmosfera, questo era ben noto da decenni ma in genere non è stato fatto (a parte alcuni paesi) e i ricercatori sostengono che non bisognerebbe pianificare nuovi progetti di sfruttamento di combustibili fossili.

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Sofferenza per gli alberi in Grecia a causa di un fungo

A causa di prolungate alte temperature e siccità gli alberi aggrediti da un fungo e da insetti si starebbero seccando in massa in aree montagnose della Grecia ed in anni recenti sono particolarmente colpite aree in Tzoumerka, la valle Achelous, Agrafa, Kitheronas, poi anche se in misura minore aree di Helicon, Epiro e Peloponneso. Per risolvere il problema bisogna tagliare gli alberi malati (specialmente nel periodo da autunno a primavera), ma dal momento che i cambiamenti climatici favoriscono condizioni poco salutari per gli alberi questo non può essere risolutivo e la minaccia di estinzione delle foreste non può essere scongiurata. Per alcuni tipi di alberi sotto accusa sono altre cause come le attività umane con uso di macchine scavatrici ed attrezzature per tagliare alberi e rami, poi ci sono anche fattori biotici, riduzione della biodiversità, ecosistema minacciato da incendi e desertificazione.

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Gli incendi in Canada minacciano la qualità dell'aria

Le polveri sottili che si sprigionano dagli incendi che stanno divorando la vegetazione di vaste aree del Canada costringendo ventiseimila persone a lasciare le proprie abitazioni raggiungono grandi distanze e sono state diramate allerte per cautelarsi a causa della bassa qualità dell'aria, interessate anche zone degli Stati Uniti (in teoria potrebbero raggiungere anche l'Europa). In Alberta la lavorazione del petrolio è stata fermata a causa degli incendi e la situazione allarma intere comunità. La rapida riduzione del manto nevoso in primavera a causa dei cambiamenti climatici lascia scoperto il suolo rendendolo più vulnerabile agli incendi e la vegetazione secca amplifica la violenza dei roghi. Da segnalare sposando l'attenzione ad altri scenari che nel mese di Aprile incendi in Russia ad est del lago Baikal avrebbero sprigionato trentacinque milioni di tonnellate di CO2 nell'atmosfera.

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Discussioni riguardo la tutela di ghiacciai ed oceani

In attesa che prendano avvio le discussioni in conferenze sulla tutela dei ghiacciai ci sono paesi che invitano a maggiori sforzi per limitare il surriscaldamento climatico, poi anche per quanto riguarda gli oceani visto gli ultimi dati riguardo l'aumento della frequenza delle ondate di calore marine ci si interroga di come garantire una minima salute dei mari. Recentemente uno studio che indicava come che se anche poco probabile è anche possibile secondo i modelli matematici che si possano superare i due gradi Celsius di aumento medio delle temperature globali almeno in un anno nei prossimi cinque anni (un valore definito scioccante); fra gli esempi estremi citati delle attuali anomalie ci sarebbe la Cina che ha fatto registrare temperature superiori ai quaranta gradi Celsius in alcune aree, gli Emirati Arabi Uniti quasi cinquantadue ed il Pakistan è stato sferzato da violenti venti dopo un'intensa ondata di calore.

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Diversi incendi incontrollabili in Canada

Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le loro abitazioni in aree a nord della provincia dello Saskatchewan in Canada a causa di incendi incontrollabili per una situazione fra le più gravi mai viste o forse proprio più grave con dichiarazione dello stato di emergenza. Difficile la situazione sempre riguardo gli incendi nelle province Prairie con due casi di stato di emergenza, poi in Alberta per una remota zona a nord si parla di un alto potenziale che i roghi possano divorare velocemente la vegetazione e sono già state ordinate le evacuazioni nella notte a causa del calore intenso e del forte vento. In Manitoba già precedentemente interessata da incendi devastanti le evacuazioni potrebbero riguardare circa diciassettemila persone dal momento che i roghi si stanno intensificando, si stima una delle più vaste operazione di evacuazione di questo tipo dal 1997.

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Una miniera di nichel divora la foresta in Indonesia

Per produrre veicoli elettrici, acciaio e numerosi prodotti industriali è necessario il nichel e una miniera per estrarre questo metallo in Indonesia, valutata come la più grande del mondo, starebbe divorando la giungla di Halmahera dove vive la tribù indigena Hongana Manyawa minacciando una comunità di circa tremilacinquecento persone. Si tratta di un ambiente rurale ed incontaminato a duemila quattrocento chilometri dalla capitale Jakarta e chi lo abita non saprebbe come sopravvivere senza di esso, ma ora le attività estrattive minacciano la popolazione utilizzando esplosivi e macchinari pesanti, mentre elicotteri volano sulla zona. Da segnalare spostando l'attenzione all'Australia le lamentele degli abitanti delle piccole isole del Pacifico per la decisione di estendere di quarant'anni i permessi per continuare ad utilizzare un grande impianto per estrarre gas liquido e petrolio.

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Tempesta di vento in Pakistan dopo ondata di calore

Sarebbero almeno quattordici le vittime ed oltre cento i feriti a causa di una tempesta di vento che ha attraversato il Pakistan, particolarmente colpite le province nell'est del Punjab e del nord-ovest del Khyber-Pakhtnunkhwa ed anche la capitale Islamabad è stata interessata con alberi sradicati e pali che sorreggono le linee elettriche caduti. Si parla di un gran caldo con temperature superiori a quarantacinque gradi Celsius che avrebbe favorito le condizioni per la formazione di una tempesta di vento così violenta, mentre le previsioni meteo annunciano altre eventuali tempeste. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che negli Emirati Arabi Uniti è stato raggiunto il record di caldo per il mese di maggio con oltre cinquantuno gradi Celsius e l'Egitto è alle prese con una crisi di cibo ed acqua con problemi a sostenere una popolazione di centotredici milioni di abitanti.

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Record perdite di campi coperti da foreste tropicali

Si stima che nel 2024 siano andati in fumo gli alberi con un calcolo figurato circa equivalente a diciotto campi di calcio coperti da foreste tropicali ogni minuto, evidentemente un'area enorme di sei milioni e settecentomila ettari di ettari (circa l'area di Panama), con un record dell'ottanta percento in più rispetto al 2023. Il paese in testa alla poco salutare classifica di questa perdita forestale è il Brasile, paese che ospiterà in novembre la prossima conferenza sui cambiamenti ambientali alle prese con problemi a fronteggiare gli incendi in Amazzonia colpita dalla peggiore siccità mai registrata nella foresta pluviale. Un ecosistema naturalmente umido difficilmente brucia e per la prima volta a quanto pare gli incendi sono la prima causa di perdita di foresta tropicale; quindi è necessario pianificare diversamente gli interventi per adattarli alla nuova realtà ambientale.

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Una specie di valanga d'acqua nel sud-est della Francia

Sarebbero almeno tre le vittime a causa della tempesta che interessato il sud-est della Francia, si parla per le aree colpite di una scena di notevole distruzione con veicoli travolti da fiumi di acqua, fango e detriti, poi oltre cinquecento di passeggeri di un treno ad alta velocità costretti nel mezzo della notte ad uscire dalle carrozze. Alcuni hanno parlato di una specie di valanga d'acqua causata da un fenomeno violento ed incomprensibile che si auto-alimentava con conseguenti interruzioni nella fornitura di elettricità, acqua potabile ed impianti di trattamento delle fognature fermi. Fra le località più colpite si parla di Vidauban e Tonneins e per aiutare le persone in difficoltà sono intervenuti decine di soccorritori e volontari, molte case sono state inondate; il traffico ferroviario rimarrà sospeso per diversi giorni fra Agen e Marmande (con ripercussioni su Bordeaux e Toulouse) nel sud-ovest del paese.

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Varie e naturali                  

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