Una balena piena di plastica in Indonesia

Nello stomaco di una balena in avanzato stato di decomposizione localizzata nell'est dell'Indonesia sono state ritrovate centoquindici tazzine di plastica, quattro bottiglie, venticinque buste di plastica ...ed altri mille residui di materiale plastico per un totale di quasi sei chili; quindi questa scoperta fa sospettare che molti altri animali marini siano contaminati allo stesso modo dall'inquinamento prodotto dalla plastica e questo è molto pericoloso anche per la vita umana. L'Indonesia è un arcipelago di duecentosessanta milioni di persone ed è dopo la Cina il secondo maggiore inquinatore ambientale riguardo i rifiuti plastici (su quasi tre milioni di tonnellate prodotte oltre un milione finisce in mare); inoltre, secondo alcuni bisognerebbe far comprendere alla popolazione che questo inquinamento è un nemico comune cominciando dall'insegnamento nelle scuole e con iniziative che mirino alla riduzione dell'uso della plastica.

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Restrizioni in Germania contro il glifosato

Per proteggere la biodiversità in Germania gli agricoltori se vorranno continuare ad usare il glifosato ed altri simili erbicidi dovranno dal 2020 evitare di spargere questi pesticidi sul dieci percento del terreno agricolo con l'intenzione anche di cambiare il processo di approvazione legislativo in modo che non vi sia un impatto nocivo sull'ambiente di altre molecole magari ancora più pericolose usate in sostituzione del glifosato; poi ci saranno dei divieti per le aree ecologicamente più sensibili e presso le fonti d'acqua. I regolamenti in generale prevederanno un divieto dell'uso di pesticidi entro venti metri dall'acqua; inoltre, nei giardini privati e nei parchi vi sarebbe il suggerimento ad un divieto dell'uso di diserbanti. Da segnalare anche che una crema gelato al cioccolato distribuita in Francia, Germania, Olanda e Regno Unito in cui erano state trovate tracce considerate rischiose di glifosato aveva provocato le proteste degli ambientalisti.

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Pagare il bus con bottiglie di plastica usate

Si stima che l'arcipelago delle isole dell'Indonesia sia secondo solo alla Cina riguardo l'inquinamento di residui di plastica nell'oceano e per risolvere il problema le autorità della grande città di Surabaya che si trova ad est di Java avrebbero promosso un'iniziativa ecologica che prevede di pagare due ora di corsa sui bus con dei rifiuti di plastica, dieci contenitori o almeno cinque bottiglie (a seconda delle dimensioni); infatti, i dati hanno evidenziato che il quindici percento corrispondenti a quattrocento tonnellate dei rifiuti giornalieri di Surabaya è costituito da plastica. Le scritte applicate a bottiglie o altri contenitori ed i tappi di plastica vengono rimossi dopo la raccolta e si procede a mandare i rifiuti agli impianti di riciclaggio, poi il ricavato del della materia prima recuperata viene destinato alle compagnie di trasporto con i bus e creare spazi verdi in città, contribuendo anche a migliorare l'aspetto urbano e quello delle spiagge.

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Meno birra a causa dei cambiamenti climatici

Le sempre più frequenti ondate di calore e periodi di siccità danneggiano i raccolti di orzo, uno dei principali ingredienti nella produzione della birra insieme al malto, quindi ci si aspetta in futuro raccolti più scarsi e con una qualità molto minore considerando che l'orzo di elevata qualità è più sensibile ai cambiamenti climatici; inoltre, il prezzo di questa nota bevanda abbastanza salutare se bevuta in dosi moderate potrebbe anche raddoppiare (nella peggiore delle condizioni). La produzione di birra nel 2017 è stata di duecento miliardi di litri essendo la bevanda alcolica più popolare, ma essendo un prodotto sostanzialmente di lusso alcuni sostengono che dal momento che i cambiamenti climatici danneggiano anche atri raccolti, impoverendoli di proprietà nutritive, l'orzo potrebbe essere usato per il primario sostentamento delle popolazioni invece che nella produzione della birra.

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Mangiare arance contro la degenerazione maculare

Uno studio effettuato consultando le abitudini alimentari di oltre duemila australiani adulti di età superiore ai cinquant'anni seguiti per un periodo di quindici anni avrebbe evidenziato che mangiare regolarmente arance previene la degenerazione maculare negli occhi e constatato dai dati una percentuale molto minore di ammalarsi rispetto alla media. Questa malattia è abbastanza comune fra gli australiani di età media e le persone che mangiano almeno un'arancia al giorno riscontrano avere una percentuale di rischio ridotta del sessanta percento di offuscamento della vista quindici anni dopo e questi vantaggi salutari sembrerebbero rimanere anche se si mangia una sola arancia alla settimana. I benefici deriverebbero dai flavonoidi presenti in molta frutta e verdura che sono potenti antiossidanti che si pensa abbiano importanti proprietà anti-infiammatorie sul sistema immunitario, poi i ricercatori hanno intenzione di cercare se vi siano ragioni genetiche ed ambientali.

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Birra preparata in Svezia dall'età del ferro

La scoperta di cereali germinati carbonizzati in modo da ottenere malto in diversi forni realizzati per funzionare a moderata temperatura collocati in un'area separata di un insediamento umano in Svezia ha portato i ricercatori ad affermare che nelle regioni del Nord si preparasse la birra già dall'età del ferro, poi le quantità di malto carbonizzato suggeriscono che si trattasse di una produzione su larga scala preparata probabilmente per organizzare feste e per scambi commerciali. La birra è stata prodotta in Mesopotamia da prima del quattromila A.C. come dimostrano documenti legali ed immagini trovate dagli archeologi e questo significa come fosse un importante prodotto delle società antiche che richiede anche un'attenta preparazione; infatti, vi sono due fasi nella fabbricazione bagnando i cereali con acqua per consentire che possano germinare per un processo enzimatico e poi seccati nel forno per arrestare la germinazione.

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Scarsità di vegetali per surriscaldamento climatico

Senza nuove pratiche agricole mirate alla crescita dei vegetali e la ricerca di varietà che possano resistere al surriscaldamento climatico si rischia di ritrovarsi nel futuro in una situazione di scarsità di vegetali indispensabili per una corretta alimentazione a causa della combinazione di due importanti fattori come la minore disponibilità di acqua e l'aria più calda, almeno da quanto risulta dalla revisione sistematica di centosettantaquattro studi basato sull'impatto dei cambiamenti climatici sui raccolti e relativo apporto nutrizionale di vegetali e legumi dal 1975. Alcune ricerche in passato sostenevano che una maggiore concentrazione nell'atmosfera di biossido di carbonio potesse favorire la crescita delle piante, ma questo vantaggio è annullato da altri fattori collegabili ai gas ad effetto serra come minori quantità di acqua disponibili per l'irrigazione e temperature più alte, di conseguenza si avranno raccolti di minore qualità.

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Raccolti di riso meno nutrienti se aumenta il CO2

In paesi in via di sviluppo come Bangladesh, Indonesia e Cambogia il sostentamento di milioni di persone si basa prevalentemente su diverse varietà di riso che assicurano almeno il cinquanta percento di calorie e proteine quotidiane dell'apporto giornaliero; ma con l'aumentare della concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera i ricercatori di un'equipe internazionale avrebbero constatato quanto diminuiscano i nutrienti nei raccolti (proteine, ferro e zinco) e per la prima volta anche il declino di una vitamina essenziale come quella del gruppo B. Questo test effettuato con un esperimento che simula il passaggio dall'attuale concentrazione di quattrocentodieci parti per milioni ai cinquecentottanta previsti in futuro non riguarda solo i raccolti di riso, ma anche quelli di frumento e molte altre piante; inoltre, a causa dell'acidificazione degli oceani sarebbe dannoso anche per il microscopico fitoplancton alla base della catena alimentare.

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Costa Rica primo paese senza plastica usa e getta

Si moltiplicano le iniziative per evitare la produzione di plastica o che non sia correttamente riciclata finendo nell'ambiente con conseguenze disastrose ed il primo paese intenzionato a vietare dal 2021 tutta la plastica a singolo utilizzo tipo usa e getta sarà il Costa Rica, seguito a breve di stanza di tempo nel 2022 dall'India; poi in Olanda esistono già supermercati privi di prodotti confezionati con la plastica e non mancano le proposte per nuovi tipi di imballaggi ecologici riciclabili e per evitare di utilizzare ad esempio gli involucri di plastica trasparente stampigliando direttamente sui prodotti indicazioni relative all'acquisto. Ripulire i mari dalla plastica, cercare di intercettarne i residui alla foce dei fiumi ed utilizzare i cosiddetti "batteri mangia plastica" non sembra essere utile quanto evitare del tutto di produrla ed ormai esistono valide alternative; ma è già sicuro che la plastica sia entrata nella catena alimentare con conseguenze poco salutari.

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Regolamentazioni all'uso della plastica

Da tempo le autorità ambientali sostengono che la plastica stia diventando una fra le più gravi minacce per l'ecosistema tanto da essere entrata nella catena alimentare con effetti non ancora chiari per la salute ed ora l'Unione Europea ha proposto una serie di regolamentazioni per ridurre l'impatto sull'ambiente con il divieto di vendita di piatti, bicchieri, cannucce di plastica, cotton fioc ed altri oggetti da sostituire con corrispondenti ecologici oltre entro il 2025 arrivare al quasi completo riciclo delle bottiglie tramite un sistema a cauzione; poi ad esempio su salviette umidificate usa e getta e prodotti similari dovrà essere chiaramente evidenziato sulla confezione quali sarebbero le conseguenze di un'eventuale dispersione nell'ambiente. L'ultima manifestazione degli ambientalisti contro il crescente inquinamento da plastica (che sta uccidendo le tartarughe) si è svolta domenica ad Hong Kong con una campagna di raccolta sulle spiagge.

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Alimentazione                  

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