Problemi alimentari ad Haiti e in Afghanistan
In seguito al forte terremoto che ha colpito recentemente Haiti ci sono grandi difficoltà a garantire le forniture alimentari alla popolazione ed i media mostrano scene di ressa per accaparrarsi un pacco di aiuti, poi lunghe file per una minima razione di riso; inoltre, molte strade sono interrotte da frane non consentendo gli indispensabili collegamenti nel paese per garantire un minimo rifornimento di cibo, mentre molte persone che dormono per strada non sanno dove andare per procurarsi beni di prima necessità. Per quanto riguarda l'Afghanistan il caos determinato dal ritiro degli Stati Uniti dal paese ha determinato una situazione di instabilità ed incertezza a volte anche per quanto riguarda la distribuzione delle risorse alimentari con problemi logistici, di organizzazione e anche timori per ritorsioni che paralizzano psicologicamente molte persone.
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Data: 21/08/2021
n: 4796
Alimentazione globale impoverita dalla pandemia
La pandemia avrebbe avuto un profondo impatto sull'accesso alle risorse alimentari globali e sulla catena di distribuzione del cibo con inevitabili conseguenze sociali, aumentando diseguaglianze, impoverendo le famiglie, minando il livello educativo e facendo fare un salto indietro di anni o anche decenni rispetto agli obiettivi di progresso che si volevano conseguire; almeno secondo un rapporto di organizzazioni internazionali che avverte che le persone più vulnerabili subiscono le maggiori conseguenze per le difficoltà di usufruire agevolmente ad esempio di sistemi sanitari, scuole e servizi assistenziali. La concentrazione di gas ad effetto serra nell'atmosfera aumenta nonostante un calo delle attività umane per effetto della pandemia con conseguente declino della biodiversità, poi l'ecosistema terrestre si degrada a ritmi allarmanti; quindi bisognerebbe puntare su una veloce transizione ecologica.
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Data: 07/07/2021
n: 4757
Aumento dei rifiuti plastici con la pandemia
Le misure di contenimento e distanziamento per evitare la diffusione del virus SARS-CoV-2 e delle sue varianti oltre al timore di molte persone del contagio hanno spesso spinto ad affidarsi al commercio elettronico con conseguente aumento di rifiuti non riciclabili costituiti prevalentemente da plastica che poi finisce con gli altri residui plastici un po' dappertutto (strade, fiumi, foreste, spiagge e poi nella catena alimentare). In genere l'impacchettamento plastico fornisce al consumatore un'impressione di igiene ed anche se è consapevole dell'inquinamento ambientale che si produce in questo modo preferisce lo stesso procedere all'acquisto temendo carenze di sanificazione dei prodotti sfusi. Secondo un'analisi di organizzazioni internazionali del 2018 metà della plastica è prodotta in Asia e circa il quaranta percento di tutta la plastica consumata in quest'area.
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Data: 24/04/2021
n: 4694
Diminuzione riserve di acqua e cibo nel mondo
I cambiamenti climatici stanno facendo diminuire le riserve di acqua e cibo a livello mondiale e già si comincia a fare calcoli su come fare fronte a questa sfida con ad esempio la Cina impegnata a stimare la quantità di acqua presente nell'altopiano del Tibet raccomandando nello stesso tempo alla popolazione di non sprecare il cibo, con iniziative che invitano a "pulire il piatto" mangiando e alle aziende che distribuiscono il cibo a non abbondare con le porzioni (previste anche multe). Fa discutere poi la decisione della California che a quanto pare vuole quotare in borsa l'acqua e quindi non considerando più il liquido vitale un dono gratuito della natura. In genere si stima che nel mondo un terzo del cibo prodotto finisca nelle discariche, senza contare i fiumi di acqua potabile sprecata per perdite varie nell'erogazione ed utilizzi impropri.
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Data: 23/12/2020
n: 4591
Difficile coltivazione del caffè in Africa
I cambiamenti climatici stanno facendo diminuire anno dopo anno la produzione di caffè in Africa rendendo sempre più difficile per gli agricoltori mantenere il livello di resa delle piante a causa del rialzo delle temperature, scarse precipitazioni piovose (con asfissia radicale o concentrate in giornate sfavorevoli caratterizzate da nubifragi) e insetti dannosi, tanto che il raccolto è nulla se comparato con dieci - venti anni fa. Cambia anche i gusto dal momento che la pianta del caffè ad esempio predilige temperature moderate e quote elevate per produrre i caratteristici frutti aromatici che sono in pratica dei grappoli di bacche con variegate colorazioni tendenti al rosso. L'Etiopia è uno dei maggiori paesi produttori e consumatori in Africa costituendo anche un'entrata economica importante, mentre Tanzania e Kenya sono i maggiori esportatori.
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Data: 20/11/2020
n: 4563
Gas ad effetto serra collegabili al cibo
L'alimentazione gioca un ruolo importante riguardo l'emissione dei gas ad effetto serra e nella salvaguardia del pianeta; infatti, per nutrire le sette miliardi e settecento milioni di persone del mondo si producono quasi un terzo delle emissioni oltre a causare deforestazione (che priva il terreno di alberi e della vegetazione che cattura il biossido di carbonio), si usano fertilizzanti ad alto impatto ambientale e si allevano animali che emettono ad esempio metano, gas che ha le potenzialità clima alteranti ventotto volte superiori al CO2. Inutile dire che per evitare che le temperature globali continuino ad aumentare bisogna cambiare alimentazione abbondando con frutta e verdura, eliminando l'apporto di carne, utilizzare fertilizzanti naturali non sprecando il cibo anche perché non è sufficiente il solo utilizzo delle energie rinnovabili al posto dei combustibili fossili.
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Data: 10/11/2020
n: 4554
Chiudere i mercati di animali selvatici
Per ridurre il rischio in futuro di epidemie alcuni sostengono che bisognerebbe rispettare gli spazi che consentono una sana biodiversità e chiudere i mercati di animali selvatici, evitando anche l'utilizzo a scopo alimentare e per ottenere farmaci di dubbia efficacia; ma questa richiesta richiama anche alla memoria le condizioni di vita di molti animali "domestici" costretti a vivere in spazi ristretti, con conseguente necessità di abuso di antibiotici, senza considerare gli ormoni ed altri farmaci, per poi essere macellati in orribili catene di smontaggio. L'epidemia di coronavirus COVID-19 che ha causato oltre duemila vittime e settantacinquemila contagi potrebbe essere stata favorita anche dai cambiamenti climatici (sempre che il virus non sia sfuggito da qualche laboratorio); infatti, ad esempio le abitudini dei pipistrelli sono cambiate e pare che in Cina alcuni si cibino di questi ed altri animali selvatici che vivono sempre più vicino ai centri abitati.
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Data: 19/02/2020
n: 4322
Tassare la carne per limitare le emissioni
Una tassa sulla carne potrebbe incoraggiare i consumatori a scegliere altre fonti proteiche più sostenibili anche se questa proposta trova forti opposizioni di allevatori e gruppi collegati, ma le preoccupazioni per i cambiamenti climatici spingono alcuni a soluzioni che prevedono una regolamentazione del mercato. Gli allevamenti sono anche accusati della crescente deforestazione, sfruttamento poco sostenibile del territorio e crudeltà verso gli animali; poi la carne molto lavorata è indicata da molti studi come causa di molte malattie, serie problematiche all'apparato cardiovascolare e tumori. Da tenere presente che i legumi se consumati con cereali come pasta, riso.. e conditi con un poco di olio extravergine e formaggio grana grattugiato sono un'ottima fonte proteica, facilmente digeribile (basta eventualmente per gli intestini più pigri decorticare i legumi che risultano indigesti) e gustosa, senza residui dii ormoni e antibiotici che abbondano nelle carni.
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Data: 14/08/2019
n: 4162
Le api in Francia raccolgono poco nettare
Gli apicoltori in Francia si lamentano che a causa delle avverse condizioni climatiche le api non raccolgono nulla e gli alveari sono praticamente vuoti con pochissimo miele, tanto che sono costretti a nutrire gli insetti con sciroppo perché soffrono la fame, poi vi è anche un'ondata di calore ad aggravare la situazione. La popolazione di api negli ultimi anni è stata decimata da pesticidi, parassiti, cambiamenti climatici o una combinazione di questi fattori, poi in genere gli insetti e la regina vivono meno; quindi ci si aspetta una stagione con scarsa produzione di miele, dal momento che ad esempio gli alberi di acacia sono stati danneggiati dal freddo dopo un inverno con temperature altalenanti e in primavera ha piovuto molto e le api non hanno potuto bottinare, anche se potrebbe verificarsi un recupero entro fine stagione. Da tenere presente che raccogliendo il nettare dai fiori le api impollinano le piante poi trasferiscono con la bocca il succo zuccherino ad altre api nell'alveare.
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Data: 26/06/2019
n: 4119
Meglio mangiare stando seduti
I cibi avrebbero un migliore sapore se si mangia seduti e rilassati rispetto ad una precaria stazione eretta; infatti, secondo i ricercatori il senso vestibolare che è responsabile di bilanciamento, postura ed orientamento spaziale interagendo con il sistema gustatorio sensoriale influenza la percezione di sapori ed aromi dei cibi, poi quando si sta in piedi la forza di gravità spinge il sangue nelle parti più basse del corpo e quindi l'organismo accresce il battito cardiaco attivando per conseguenza l'asse ipotalamico-pituitario adrenalinico che porta ad una maggiore concentrazione di cortisolo, ormone dello stress. I cibi che normalmente hanno un buon sapore stando in piedi e quindi mangiando in posizione poco confortevole appaiono meno gradevoli al palato (e con minore appagamento), la sensibilità sensoriale è ridotta con impatto sulla valutazione del sapore riguardo cibi e bevande, della temperatura e della percezione di volume dei cibi ingeriti.
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Data: 08/06/2019
n: 4104
Alimentazione
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