Aree riservate alla biodiversità poco rispettate

Con un accordo stipulato nel 2010 quasi duecento nazioni si impegnavano a riservare entro il 2020 il diciassette percento dei territori del globo ad aree riservate alla tutela della biodiversità tramite parchi ed altri santuari naturalistici in modo anche da fare da scudo a piante ed animali da inquinamento, cementificazione e cambiamenti climatici; ma un terzo di queste aree sono ormai soggetto a sfruttamento umano con la costruzione di strade, città, coltivazioni intensive e ferrovie, almeno da quanto risulterebbe da una ricerca effettuata in Australia che ha calcolato in circa sei milioni di chilometri quadrati la perdita in biodiversità. Per fare un esempio figurato è come se un territorio che comprende India ed Argentina fosse sottoposto a sfruttamento umano anche (con qualche eccezione) costringendo in pratica le specie che le popolano a migrare e quindi influenzando la biodiversità di altre zone generando conflitti fra specie e poco salutari squilibri naturalistici.

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Ricostruzione sicura e verifiche dopo i terremoti

In una celebrazione effettuata dalle autorità cinesi in ricordo di un disastroso terremoto nel Sichuan che dieci anni causò settantamila vittime il dipartimento che stanzia fondi per la ricostruzione avrebbe affermato che difficilmente ora si verificherebbe una simile tragedia perché le abitazioni sono state ricostruite con criteri antisismici (anche se non mancano in alcuni casi delle polemiche) auspicando che altre nazioni asiatiche in cui il rischio in caso di sisma rimane molto alto, aggravato da una urbanizzazione di tipo selvaggio, seguano lo stesso esempio. Spostando l'attenzione all'Italia nella città di Fermo nelle Marche da segnalare un caso su cui ancora si cerca di fare chiarezza e probabilmente dovuto a mancanza di verifiche adeguate dopo il terremoto del 2016; infatti, per il cedimento di una capriata è crollato il tetto di un'aula scolastica di informatica di un edificio storico poco prima che gli studenti entrassero a scuola.

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Fluttuazioni dell'umidità del suolo monitorate

Utilizzando dei modelli climatici relativi all'umidità del terreno di trentasette simulazioni per calcolare quali saranno le regioni che sperimenteranno le maggiori fluttuazioni positive e negative fino al 2100 i ricercatori europei avrebbero individuato come i tropici siano le aree più a rischio e quindi i paesi più poveri potrebbero subire le maggiori oscillazioni a causa dei cambiamenti climatici amplificandone gli effetti; in pratica la minaccia sarà per le risorse idriche e di cibo rendendo la vita sempre più difficile. Per ogni grado di surriscaldamento climatico lo studio prevede una variabilità delle temperature superiore al quindici percento in Amazzonia e nel sud dell'Africa e del dieci percento nella regione del Sahel in Africa, in India e sud-est dell'Asia. Uno dei meccanismi più importanti nelle fluttuazioni climatiche sarebbe l'inaridimento del terreno ed anche un piccolo aumento delle temperature diminuisce l'effetto di raffreddamento di un suolo umido.

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Disagi per ondata di calore sulle Filippine

A causa delle temperature di oltre quarantuno gradi Celsius monitorate in almeno quattordici aree delle Filippine l'ufficio meteorologico di stato avrebbe consigliato alla popolazione per precauzione di rimanere in casa e mantenere una buona idratazione oltre a rimanere nei piani bassi delle abitazioni in ambienti non surriscaldati dai raggi solari evitando le attività all'aperto per il rischio di crampi e colpi di calore. Nella provincia di Cavite nella località di Sangley Point la temperatura monitorata è stata superiore ai quarantasette gradi e mezzo Celsius ed in genere come spesso accade in caso di ondate di calore le autorità consigliano vestiti molto leggeri di colori chiari (in fibre naturali) che possano riflettere i raggi solari e in caso di malesseri bere solo abbondante acqua; infatti gli alcolici tendono a disidratare l’organismo, poi potrebbe essere utile fare piccoli e frequenti pasti evitando cibi ricchi di proteine che fanno aumentare il calore metabolico.

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Smettere di fumare senza sigarette elettroniche

I fumatori che decidono di smettere di fumare è meglio che non utilizzino le sigarette elettroniche come sostituto ad accendere quelle normali con tabacco per rinunciare al poco salutare vizio, almeno secondo i risultati di uno studio in cui dei ricercatori americani hanno trattato con apposite cure sanitarie oltre milletrecentocinquanta fumatori che espressamente chiedevano di smettere, di questi il ventotto percento usava occasionalmente le sigarette elettroniche per tre mesi dopo aver smesso, e dopo sei mesi sarebbe stato verificato con prove di laboratorio che un dieci percento di questi aveva effettivamente smesso di fumare in confronto ad un ventisette percento che non aveva utilizzato le sigarette elettroniche. Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche salutari da segnalare che nelle paperelle di gomma da mettere nel bagnetto dei bambini sono stati poi ritrovati batteri potenzialmente patogeni.

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I selfi fotografano un profilo distorto del viso

Quando ci si scatta una fotografia del viso con lo smartphone utilizzando la funzione tipo autoscatto "selfi" il naso risulterà essere più largo di quanto sia nella realtà e a quanto pare è capitato che delle persone si siano recate dal chirurgo plastico con la richiesta di volersi sottoporre a procedure cosmetiche in modo che le fotografie possano essere più gradevoli, poi capita che molti desiderino proprio di cercare di migliorare la foto postata sulle piattaforme dei social media. E' stata misurata anche la distorsione provocata dal selfie che tende ad allargare le dimensioni del naso e che sarebbe di un trenta percento per i maschi e di un ventinove percento per le femmine con un autoscatto effettuato dalla distanza di trenta centimetri dal viso, ma se ci si allontana di un metro e mezzo questa distorsione si minimizza tanto che si può regolare la distanza della fotocamera per enfatizzare più meno o meno un particolare del viso.

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Un supermercato senza confezioni di plastica

Se esistono prodotti senza glutine o lattosio e grassi allo stesso modo il consumatore dovrebbe avere la possibilità di acquistare prodotti non confezionati nella plastica, almeno secondo le dichiarazioni di responsabili di una catena di supermercati olandesi che ne hanno aperto uno ad Amsterdam dove nelle corsie tutto quello che si può mettere nel carrello è confezionato utilizzando vetro, metallo, carta da imballo o materiali compostabili e biodegradabili. Si tratta del primo supermercato al mondo senza plastica con l'intenzione per la fine dell'anno di adeguare a questa scelta più amica dell'ambiente tutti i settantaquattro punti vendita dal momento che la plastica sta diventando una delle peggiori minacce all'umanità. Si calcola che delle oltre otto miliardi di tonnellate di plastiche varie prodotte dal 1950 oltre sei siano diventate rifiuti che rimangono per secoli in oceani e discariche e solo il nove percento sarebbero state riciclate.

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Precisazioni sulla plastica biodegradabile

I consumatori potrebbero essere tratti in inganno riguardo l'uso di alcuni prodotti che riportano la scritta "plastica biodegradabile" pensando che una volta smaltita possa lentamente scomparire degradata completamente dall'ambiente quando invece contenendo alte percentuali di plastica ricavata da combustibili fossili in pratica inizialmente ha un impatto molto inquinante per poi disintegrarsi in microplastica con l'effetto di arrecare ulteriori problemi ecologici; almeno secondo uno studio norvegese che avverte come la plastica biodegradabile non essendo riciclabile non può far parte di un'economia di tipo circolare. Bisogna fare attenzione al giusto tipo di utilizzo e ad esempio chi utilizza le cosiddette dog bags biodegradabili per gli animali non deve pensare che se non correttamente smaltite possano essere degradate dall'ambiente e comunque è meglio utilizzare buste completamente biodegradabili proprio al cento percento.

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Non provare a fumare e attenzione ai film

Chi ha provato a fumare una sigaretta è probabile che poi diventi fumatore, almeno da quanto risulta da una ricerca effettuata per sei anni su duecentoquindicimila persone con questionari che avrebbe verificato che circa il sessanta percento di queste dichiari di aver provato a fumare; poi quasi il sessantanove percento ha continuato a fumare nei giorni successivi. Si tratta di dati approssimativi con qualche limitazione perché le persone non sempre ricordano bene il periodo in cui hanno acceso la prima sigaretta e soggetto ad errori di valutazione ma che sottolinea quanto sia importante non provare a fumare. Un altro studio evidenzia come sia frequente che i giovani vedano in film di recente produzione e in televisione altre persone che fumano o che prendano da un pacchetto una sigaretta e quindi poi siano invogliati a fumare. Per minimizzare i danni da fumo una volta liberati dell'insalubre vizio si può mangiare molte mele e pomodori.

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Maratona poco salutista nello smog a New Delhi

Nonostante il parere negativo delle autorità sanitarie migliaia di cittadini di New Delhi si sono iscritti ad una (mezza) maratona davvero poco salutista; infatti, la qualità dell'aria è stata valutata come molto bassa anche se sono stati fatti degli sforzi per cercare di migliorare la situazione lavando le strade con una sostanza che assorbe il particolato e limitando la circolazione delle auto, poi una leggera pioggia aveva dato un altro piccolo aiuto. Dai primi giorni di novembre New Delhi (inquinatissima metropoli da oltre venti milioni di abitanti) ed altre zone del nord dell'India si ritrovano in una cappa di smog che avvolge ogni abitato come una specie di nebbia tossica tanto che molte persone si sono presentate come malate in ospedale e molte scuole sono state chiuse; quindi è facile immaginare quale danno possa avere all'organismo una persona che corra in queste condizioni veicolando maggiori quantità di particolato sottile nell'albero respiratorio.

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Salutistico e Benessere                  

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