Sodio al posto del litio per batterie più economiche
Uno degli ostacoli alla larga diffusione di veicoli elettrici è l'alto costo delle batterie agli ioni di litio, ma i ricercatori sostengono che è possibile sostituire il litio con un metallo alcalino simile più economico come il sodio di facile reperibilità essendo presente nel sale. Le sperimentazioni con batterie agli ioni di sodio hanno raggiunto buoni risultati e non richiedono l'uso nelle celle di materiali ad alto impatto ambientale come ad esempio il cobalto anche se bisognerà aspettare ancora del tempo prima di poter passare alla produzione in serie su larga scala; poi rimangono dei problemi da superare come il peso maggiore del sodio, il minore rendimento e il voltaggio leggermente inferiore delle batterie. Si parla in teoria di multistrati di sodio fra due strati di grafene ed altri stratagemmi per migliorare una tecnologia molto più ecologica rispetto a quella basata sul litio.
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Data: 03/09/2020
n: 4496
Test per cercare il coronavirus nelle fognature
Una semplice tecnica per trovare le tracce di materiale genetico lasciate dal coronavirus Covid-19 nelle fognature potrebbe essere utile per monitorare l'epidemia in modo anche da verificare ad esempio se per una popolazione le misure di contenimento del virus funzionano ed informare in anticipo le autorità sanitarie di eventuali nuovi focolai. I risultati di uno studio di gastroenterologia avrebbe evidenziato che il coronavirus si può identificare nelle feci di oltre la metà dei settantatre pazienti testati e in diciassette di questi continuavano a risultare positivi nonostante la negatività del test diagnostico effettuato con tampone applicato nel naso e nella gola. Questa nuova tecnica (ancora in fase di sperimentazione) potrebbe essere utile anche per segnalare una nuova ondata dell'epidemia o casi sotto traccia difficilmente individuabili singolarmente.
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Data: 01/06/2020
n: 4416
Virus informatici collegabili a sigla COVID-19
La vicenda della pandemia causata dal coronavirus COVID-19 con la richiesta di molti utenti del Web di informazioni è spesso sfruttata per infettare i computer con virus informatici, quindi in caso di incertezza è opportuno non cliccare sulla sigla COVID-19 e non aprire siti dedicati ad argomentazioni varie e comportamenti da tenere per evitare il contagio da coronavirus; infatti pare che nel mondo si siano moltiplicati i collegamenti ad indirizzi informatici che utilizzano questo meccanismo per reindirizzare a pagine non sicure. Non mancano poi i siti di vendita di mascherine a prezzi maggiorati (tenendo presente anche che una mascherina di tipo chirurgico dura poche ore e non è igienico indossarla più di una volta), disinfettanti carissimi, integratori di scarsa efficacia ed altri prodotti inutili contro il virus. A quanto pare alcuni dicono che sia in corso un attacco informatico alle organizzazioni italiane che gestiscono l'emergenza.
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Data: 13/03/2020
n: 4344
Nuovo test per identificare il coronavirus in Cina
Le autorità sanitarie cinesi sarebbero riuscite ad identificare settantasette casi di polmonite collegabili al "misterioso" coronovirus, ancora poco conosciuto che preoccupa il mondo intero, tramite la distribuzione di un kit contenente un nuovo test nella città di Wuhan dove si sono verificati i primi contagi in un mercato ittico. Nel frattempo sono oltre quattrocento i casi segnalati nel globo ed è aumentato a diciassette il bilancio delle vittime, poi si parla di molti casi non segnalati ad esempio ad Hong Kong e in molti paesi è stato elevato il livello di attenzione soprattutto agli aeroporti. Questo coronavirus simile alla SARS si trasmette da uomo ad uomo e probabilmente è già mutato e diventato un poco più pericoloso, ma potrebbe mutare ulteriormente accelerandone la diffusione anche se per il momento non sono ancora disponibili modelli di calcolo riguardo i contagi. La sequenza genetica del coronavirus è stata condivisa con le varie organizzazioni internazionali per opportune ricerche.
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Data: 22/01/2020
n: 4298
Cattura del biossido di carbonio più conveniente
Alcune amministrazioni pubbliche sarebbero intenzionate ad aumentare la tassazione sulle emissioni di biossido di carbonio e questa decisione potrebbe rendere più conveniente realizzare degli impianti per la cattura delle emissioni inquinanti; infatti, fino ad ora in termini strettamente economici (quindi senza badare alle perdite economiche che derivano dai cambiamenti climatici) conveniva pagare la relativa tassa. Secondo ricercatori canadesi ad esempio un terzo delle emissioni globali deriva da impianti industriali e sfruttando le caratteristiche di nuovi materiali individuati con un algoritmo è possibile migliorare l'efficienza delle tecnologie di cattura del biossido di carbonio rendendole sempre più convenienti, poi altri ricercatori stanno studiando come migliorare la resa di combustibili sintetici ottenuti aggiungendo il CO2 catturato con l'idrogeno. In teoria una gran varietà di componenti chimiche potrebbero essere utilizzate a questo scopo per migliorarne l'efficienza.
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Data: 20/12/2019
n: 4272
Supercontrollati da internet e telecamere
Quando si usa il web internet per quasi ogni indirizzo digitato si attivano automaticamente un gran numero di server in varie zone del globo che controllano il funzionamento di una pagina ed i relativi collegamenti, poi è chiara la presenza eccessiva dei richiami ai giganti del web tanto che anche il fondatore del world wide web pare che abbia affermato che è necessaria un'azione immediata e di massa, anche tramite un apposito contratto con opportune regolamentazioni, per evitare l'abuso di pochi potentati della rete internet. Altro problema da affrontare è quello della sempre più diffusa sorveglianza con telecamere automatiche (praticamente quasi tutte di produzione cinese) e programmi di riconoscimento facciale effettuata tramite internet che pone forti interrogativi riguardo la privacy degli utenti. Alcuni dicono, forse per provocazione, che dalla mole di dati da cui grandi aziende guadagnano grosse cifre anche al singolo utente andrebbe una parte del dividendo.
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Data: 30/11/2019
n: 4255
La Cina punta sul carbone come risorsa
Nonostante le dichiarazioni delle autorità cinesi di voler rispettare l'accordo di Parigi sulla riduzione delle emissioni inquinanti a quanto pare il paese punta sul carbone come principale fonte energetica con quasi centoquarantotto gigawatts di capacità ottenibile da impianti di nuova costruzione o già esistenti, in cui la produzione energetica era stata temporaneamente sospesa anche per le proteste degli ambientalisti. Inutile dire che non sarà possibile contenere il rialzo delle temperature globali mantenendo accese le centrali a carbone, poi questa strategia sul piano energetico della Cina che in pratica triplica i limiti consentiti sulle emissioni è in controtendenza rispetto alla maggioranza degli altri paesi. Bisogna considerare che anche l'eventuale l'iniziativa di voler bruciare gas al posto del carbone per diminuire l'inquinamento non è tanto efficace come utilizzare energie rinnovabili come ad esempio eolico e fotovoltaico.
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Data: 23/11/2019
n: 4248
Navi da crociera meno inquinanti
Per soddisfare alle nuove normative più restrittive riguardo le emissioni di zolfo in navigazione che presto entreranno in vigore e le esigenze del mercato con turisti sempre più interessati a viaggiare su navi moderne, con minore impatto sull'ambiente, molte compagnie navali sembrerebbero intenzionate ad inaugurare una specie di nuova era ad esempio con soluzioni ibride che ad esempio sfruttano l'elettricità per ridurre i consumi oltre ad un minore utilizzo di olio pesante come combustibile (c'è anche chi vuole eliminarlo del tutto, ma la maggior parte delle navi cargo continuerà ad usarlo). Bisogna considerare che una nave rimane ancorata in porto per la maggior parte del tempo nelle varie tappe di un viaggio e deve passare dall'utilizzo di olio pesante a diesel marino che significa avere ottanta percento in meno di emissioni di zolfo e trenta percento meno di fumi e particolato, però con emissioni sempre molto alte rispetto a carburante diesel per automobili; quindi questo aspetto andrebbe migliorato per evitare che l'inquinamento si diffonda poi nelle città portuali. Da notare che la Norvegia dal 2026 consentirà l'ingresso nei fiordi solo utilizzando la modalità elettrica.
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Data: 14/11/2019
n: 4240
Lampadine che sfruttano il passaggio di calore
I generatori termoelettrici sfruttano il passaggio di calore da uno stato caldo ad uno più freddo per generare energia elettrica ed i ricercatori sarebbero riusciti a mettere a punto un dispositivo che per accendere una lampadina a led di notte, eventualmente anche tramite l'ausilio di accumulatori, sfrutta il flusso energetico che scorre dal terreno riscaldato dai raggi solari durante il giorno verso lo spazio più freddo la notte. Questa tecnologia in pratica funziona con un sistema al contrario dei pannelli solari e dimostra che vi sono molti metodi innovativi per usufruire di energia pulita, poi potrebbe essere utile in aree remote o per paesi in via di sviluppo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche tecnologiche che è stato reso pubblico un filmato (dicono attendibile) che mostra un oggetto volante non identificato apparentemente capace di volare a velocità superiore rispetto a quella di rilevamento consentita dai normali sensori disponibili sugli aerei.
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Data: 20/09/2019
n: 4193
Indagine antitrust su grande motore di ricerca
Per verificare che un noto motore di ricerca globale non sfrutti la sua posizione dominante per influenzare gli acquisti dei consumatori cinquanta fra stati e territori degli Stati Uniti avrebbero promosso un'indagine per tutelare i navigatori del web; infatti, pare che ormai sia quasi impossibile non dover sfruttare i vari servizi collegati a questo grande motore di ricerca per poter aprire una pagina internet. I più critici spesso lamentano che l'acquisizione nel 2007 della principale compagnia di instradamento dei click pubblicitari in pratica determinando una notevole differenza sul mercato. Le indagini si estendono su un popolare sito in cui postare i video, acquisito nel 2006 dal motore di ricerca, che utilizza fra le altre tecnologie di controllo sui dati dei sofisticati algoritmi, in parte basati sull'intelligenza artificiale per analizzare le preferenze degli utenti. I regolatori federali si dichiarano preoccupati delle piccole compagnie che non riescono a competere con questo monopolista delle ricerche.
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Data: 10/09/2019
n: 4184