Un selfie in barca davvero squilibrato

Si allunga la lunga lista delle persone che hanno perso la vita facendosi un selfie con lo smartphone; infatti, a quanto pare in Indonesia sette persone sono affogate e due risultano disperse dopo che la barca si è rovesciata a causa del movimento dei venti passeggeri che si sono spostati su una fiancata raggruppandosi per scattare una foto presso la regenza di Boyolali in Java Centrale cadendo in acqua. Si indaga anche per negligenza nella conduzione del natante che oltre ad essere sovraccarico era pilotato da un ragazzo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche tecnologiche il notevole impatto ambientale calcolato per l'acquisto sul web di una nota auto elettrica con la moneta elettronica; in pratica una scelta poco ecologica per coniare le monete senza contare i tempi per pareggiare le emissioni ambientali (rispetto a combustibili fossili) in fase di produzione industriale del veicolo.

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Tecnologie rinnovabili per paesi in via di sviluppo

Nonostante siano stati fatti molto progressi nel passaggio ad energie rinnovabili si stima che nel 2019 ottantuno percento delle energie primarie del mondo erano ancora basate su combustibili fossili, poi secondo uno studio solo il dieci percento di centoquindici paesi presi in considerazione riguardo una transizione mondiale verde ha mantenuto una traiettoria corretta in questo senso. I paesi in via di sviluppo mantengono sempre alta la domanda di combustibili fossili dal momento che la crescita economica è spesso associata ad aumenti della spesa energetica, ma i cambiamenti climatici provocati bruciandoli finisce per peggiorare la situazione a lungo termine. Ad esempio in Canada alcuni ricercatori per stimolare la transizione energetica propongono di imitare le strategie adottate per le campagne antifumo sui pacchetti di sigarette che sarebbero riuscite a ridurre il numero di fumatori.

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Intrappolati da algoritmi e microprocessori

Un futuro dominato dall'intelligenza artificiale non è uno scenario da film di fantascienza e già si parla di scelte strategiche di alcuni paesi basati su algoritmi e relative previsioni fatte da programmi informatici che sfruttano la potenza di calcolo di sofisticati computer; poi ultimamente ha fatto discutere lo stop di intere catene produttive di vari beni di consumo per la mancanza di un piccolo ed economico microprocessore che in pratica risulta indispensabile per un corretto assemblaggio finale di molti prodotti tecnologici oltre alla carenza di semiconduttori reperibili sul mercato. Gli elaboratori potrebbero anche essere utilizzati uno contro l'altro, con apparati non più controllati da uomini ma da delle specie di macchine intelligenti in grado di imparare e migliorare le proprie prestazioni di calcolo fino a rendere impossibile un eventuale tentativo di spegnimento.

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Utilizzare la videoconferenza con moderazione

E' diventato sempre più frequente durante la pandemia utilizzare postazioni di lavoro a distanza tramite piattaforme di videoconferenza che consentono di annullare le distanze, evitando di esporsi al virus e perdite di tempo; ma rimanere davanti ad un video per ore è stressante e spesso costringe ad una postura non corretta, poi ci si può confondere guardando diversi visi nel caso di multiconferenza senza considerare che i collegamenti video consumano molta energia nei server (a volte molto dipende dalla risoluzione delle immagini e dalle loro dimensioni). Evidente anche il cosiddetto "digital divide" e molti lamentano connessioni lente, poco stabili che mettono a dura prova il sistema nervoso soprattutto nelle ore di intenso traffico internet; quindi può essere consigliabile tornare a utilizzare programmi di comunicazione senza video più leggeri che sfruttano meno risorse e con minore stress.

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Eccessiva dipendenza da semiconduttori

Le difficoltà del mercato globale a rifornirsi di semiconduttori ha mostrato recentemente quanto possa influire sulla produzione di beni, specialmente in alcuni settori, ad esempio quello relativo all'assemblaggio finale di veicoli vari per il trasporto di persone e cose. In Europa si producono solo il dieci percento dei semiconduttori del mondo e le schede elettroniche hanno sempre più necessità per funzionare correttamente di queste componentistiche governate da microprocessori. Altro problema (all'opposto) è quello dell'invadenza inquietante nella vita della cosiddetta intelligenza artificiale e a volte basta fare una ricerca sul web per accorgersi del tracciamento continuo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche tecnologiche che un computer per la gestione del trattamento delle acque in Florida ha subito un tentativo di attacco degli hackers che potenzialmente poteva mettere a rischio la salute degli abitanti.

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Fonti rinnovabili in Europa superano le fossili

I dati forniti sull'energia ottenuta da fonti rinnovabili, come ad esempio dal sole e dal vento, in Europa nel 2020 avrebbero raggiunto il trentotto percento contro il trentasette ottenuto da fonti fossili, come gas e carbone. La Danimarca a quanto pare è in testa a questa classifica fra i paesi europei con il sessantuno percento della sua elettricità ricavata da fonti rinnovabili, ma ci sono paesi come la Slovacchia e la Repubblica Ceca con meno del cinque percento. La generazione di elettricità da carbone è calata ben prima che la pandemia 19-nCoV provocasse un calo dei consumi e questa tendenza dovrebbe rimanere grazie alla gran quantità di nuovi impianti che sfruttano le energie rinnovabili installati, poi bisogna considerare il calo dei prezzi di questi impianti che li rendono decisamente più convenienti con ricadute ambientali positive dal momento che i costi per fronteggiare i cambiamenti climatici sono una delle principali voci nei bilanci degli stati.

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Idrogeno verde per limitare le emissioni

Per poter utilizzare l'idrogeno a zero emissioni ad esempio in industrie, trasporti ed energetico in generale è necessario produrlo in modo sostenibile per l'ambiente, con fonti rinnovabili a basso impatto per ottenere con l'elettrolisi dell'acqua "idrogeno verde" (la corrente elettrica ad alto potenziale passando nell'acqua con appositi elettrodi scinde H2O in idrogeno ed ossigeno); infatti, spesso questa energia viene ottenuta bruciando carbone e gas tanto che nel 2017 la produzione di idrogeno ha emesso a livello globale ottocentotrenta milioni di tonnellate di biossido di carbonio nell'ambiente pari alle emissioni di Indonesia e Regno Unito messe insieme. La produzione di idrogeno verde per il momento rimane molto costosa e si parla in alternativa del cosiddetto idrogeno blu dal gas naturale catturando la CO2, ma rimangono molte difficoltà.

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Una visiera anti 19-nCoV disegnata al computer

Una simulazione avrebbe verificato come una visiera normalmente utilizzata per proteggersi dalle goccioline espirate nell'aria da una persona contagiata da coronavirus Covid-19 riesca a bloccarne solo circa il trenta percento, quindi dei ricercatori giapponesi utilizzando un supercomputer hanno migliorato il design di una visiera in materiale termoplastico riuscendo a bloccarne circa il settanta percento. Questo dispositivo protettivo che può anche essere facilmente spostato su un lato per consentire di mangiare e bere copre un'ampia porzione di viso e può essere utile a chi lavora nei bar e ristoranti. Da segnalare cambiando completamente argomento la proposta avanzata dalle autorità giapponesi di rilasciare in mare o far evaporare dell'acqua di raffreddamento trattata proveniente dall'impianto atomico di Fukushima oltre ad effettuare altre procedure di trattamento del liquido.

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Doppio pulsante nei bagni poco funzionale

Per risparmiare acqua gli scarichi sono spesso dotati di un doppio pulsante per consentire di scegliere fra una quantità di circa sei litri che svuota l'intero serbatoio ed una di circa quattro litri per l'urina, ma una ricerca avrebbe evidenziato che questo doppio meccanismo dotato di vari leveraggi spesso si guasta o si sporca con conseguente piccola perdita continua di flusso d'acqua (che diventa enorme se si sommano le perdite di tutti i dispositivi installati); poi a quanto pare molti dichiarano di non riuscire a capire quale sia il pulsante adatto da premere a volte anche a causa del design piacevole ma poco funzionale. Se si vuole cambiare il meccanismo di scarico con uno a doppio pulsante sarebbe opportuno informarsi riguardo la funzionalità e durabilità dei dispositivi più che dell'estetica e controllare periodicamente che non perdano piccoli flussi d'acqua.

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Passioni per viaggi aerei e SUV troppo inquinanti

Nel calcolo dell'impronta climatica individuale uno studio avrebbe individuato come le persone che hanno la passione per viaggi aerei ed automobili tipo fuoristrada veloci - SUV producano il doppio delle emissioni inquinanti rispetto al resto dell'umanità, almeno secondo ricercatori svedesi che avrebbero monitorato come in venticinque anni dal 1990 al 2015 i più ricchi (un percento della popolazione) abbiano prodotto il quindici percento delle emissioni inquinanti e quindi oltre il doppio del sette percento prodotte dai più poveri; poi è stata registrata nel periodo dal 2010 al 2018 una tendenza al rialzo delle emissioni collegabile alla moda di avere un veicolo SUV. Per raggiungere i limiti previsti entro il 2030 in modo da contenere l'effetto serra e il surriscaldamento climatico del pianeta, il dieci percento delle persone più ricche della popolazione dovrebbero ridurre le emissioni di circa dieci volte rispetto ad ora.

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